«L'hospice alla casa di riposo»

La proposta in Consiglio: nuovi servizi per coprire il mutuo

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Data pubblicazione: 

06/03/2007
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La casa di riposo di Gandino ospita 138 anziani.
L'ultima seduta del Consiglio comunale di Gandino è stata caratterizzata dagli interventi dei presidenti della casa di riposo Fondazione Caccia Del Negro e della scuola materna, che hanno presentato ai consiglieri le proprie relazioni.
Il presidente della casa di riposo Giuseppe Mosconi ha riassunto la situazione della Fondazione, che dal 2005 occupa la nuova struttura in via XX Settembre.
La «quadratura» economica rappresenta il punto sostanziale della gestione, che deve ammortizzare l'investimento vicino ai nove milioni di euro, coperto soltanto per la metà dal finanziamento a suo tempo erogato dalla Regione.
«Limitarsi alla sola lungodegenza – ha affermato nella relazione il presidente Mosconi – non basta. L'obiettivo è stato integrare nella nuova Casa alcune strutture a rilevante valenza sanitaria per dotarsi di reparti qualificati. Si tratta sì di contenere le spese, ma non a discapito della qualità del servizio. A breve si vorrebbe raggiungere il pareggio di bilancio per quanto riguarda la spesa corrente, mentre per coprire i residui costi di costruzione, un mutuo annuo da 400.000 euro, le prospettive poggiano soprattutto sulla disponibilità dell'antico chiostro, per il quale non è ancora stata presa una decisione definitiva, ma si prospettano ipotesi di alto livello sanitario, come quella di un nuovo hospice».
Nel ringraziare il presidente della casa di riposo, il capogruppo della maggioranza, Filippo Servalli, ha voluto sottolineare come la difficile situazione finanziaria della Fondazione sia dovuta «a un impegno troppo grande della precedente Amministrazione guidata dalla Lega Nord, quale è stato quello della nuova struttura, che poteva essere evitato con un intervento di ristrutturazione della vecchia casa di riposo, con un minore investimento e indebitamento della Fondazione».
Immediata la replica del capogruppo dell'opposizione Marco Ongaro, che ha evidenziato come «quella della nuova sede per la casa di riposo fosse l'unica soluzione possibile al tempo della realizzazione del progetto, a causa della cattive condizioni del vecchio edificio, che ora però potrebbe essere utilizzato per altri progetti». Il capogruppo Ongaro ha anche dubitato circa l'opportunità di realizzare la nuova cappella, inaugurata nel luglio 2006.
La Fondazione Caccia Del Negro ospita attualmente 138 degenti che potranno diventare 150, grazie alle autorizzazioni ottenute dalla Regione. È la realtà più grande della Val Gandino.
Nel secondo intervento Maurizio Masinari, presidente della scuola materna, ha segnalato i continui interventi per la messa a norma e il miglioramento dei servizi.
L'asilo ospita 159 bambini e due anni fa è stata realizzata una nuova sezione (la sesta).
Gli ulteriori interventi riguardano un nuovo giardino in erba sintetica, l'installazione di antincendio e parafulmini (già ultimati) nuovi spogliatoi e bagni, un'aula polifunzionale e abbattimento delle barriere architettoniche d'accesso.
I presidenti Masinari e Mosconi hanno sottolineato con gratitudine l'impegno dei numerosi volontari che prestano il loro tempo e la loro competenza al servizio delle due Fondazioni.
La seduta del Consiglio comunale è proseguita con alcune interpellanze presentate dal gruppo «Lega Nord Padania», fra le quali quella riguardante la nuova bretella di collegamento al monte Farno.
L'opposizione ha richiesto lumi riguardo i lavori, attualmente interrotti. Il sindaco Maccari ha spiegato il lungo iter dei lavori iniziati nell'ottobre 2005 ed evidenziato che il Comune ha optato per il collaudo in corso d'opera, visti alcuni rilievi di carattere geologico e sui materiali utilizzati. Marco Ongaro ha ribadito che l'Amministrazione «sta sperperando risorse, con modifiche al tracciato e interventi sbagliati che ritardano le realizzazione del progetto».
Fra gli altri argomenti affrontati dal Consiglio comunale l'approvazione all'unanimità di alcune integrazioni alla Carta del rischio, stilata dopo lo studio geologico del territorio, e del regolamento comunale sul trattamento dei dati sensibili.

Autore: 

Claudia Pezzoli

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