Le Ronde non entusiasmano. “E’ il Sindaco che non le vuole”

ASSEMBLEA CON POCA GENTE SUL TEMA DELLA SICUREZZA

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Data pubblicazione: 

25/06/2010
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Poche persone all’assemblea sulla sicurezza a Gandino, invitati onorevoli e consiglieri regionali che si sono presentati, chi non si è presentata è la gente. Sul tavolo la questione ronde. Da una parte la Lega che le chiede a gran voce, dall’altra il sindaco Gustavo Maccari nicchia e propende per il no, in mezzo Gandino e la sua gente che sembra volerne fare a meno: “Noi – spiega la maggioranza – siamo per rafforzare le forze dell’ordine, quella delle ronde è una proposta spot nata sulla questione emozionale e non è per niente semplice organizzarla”. Cioè? “Bisogna avere una struttura che dura nel tempo, organizzarsi in turni e quant’altro, noi come Comune vogliamo intraprendere una via più prudente e comunque sicura. E’ inutile istituire ronde solo per fare spot, la Lega cercava quello e non ci è riuscita nemmeno tanto bene vista la poca gente che c’era all’assemblea. A Cirano eravamo partiti con 500 persone, poi al consiglio comunale straordinario sulla questione non c’era nessuno, adesso all’assemblea dei parlamentari c’erano quaranta persone di cui trenta era gente della Lega direttamente coinvolta”.
Ma la Lega non ci sta, Mirko Brignoli, consigliere di minoranza racconta la sua versione: “E’ vero, l’assemblea non era molto partecipata, noi come minoranza c’eravamo tutti e ovviamente aldilà delle polemiche tra noi e la maggioranza vogliamo cercare di dare una mano per migliorare la sicurezza del nostro paese, abbiamo la nostra posizione e la sosteniamo anche di fronte alle critiche dell’amministrazione”. E cosa chiedete? “Noi insistiamo perché vengano istituite le ronde. Il sindaco a parole sembra possibilista, ma di fatto sostiene che non ci sono i presupposti, cerca di disincentivare la gente a partecipare, ad aderire, mette davanti problemi che potrebbero nascere per far passare la voglia di entrare a far parte delle ronde”. Esempio? “Sostiene che ci vuole un gran numero di persone sempre presenti, che bisogna essere pronti ad andare anche in posti lontani come Treviglio perché il servizio è sovraccomunale ma la gente invece è pronta ad organizzarsi e dare la propria disponibilità e non vogliamo che passino messaggi sbagliati. Non è vero che bisogna essere pronti ad andare dappertutto e sempre. E’ un’organizzazione che comincia a funzionare nel momento in cui scatta l’emergenza e a quel punto saremo pronti sul territorio con le persone che hanno dato la loro disponibilità. Per intenderci una strutturazione come le squadre antincendio, l’idea è di non farsi trovare impreparati e far passare il concetto che la sorveglianza c’è, in modo che possano stare tutti tranquilli”.
E la maggioranza come ha preso la vostra proposta? “Il sindaco ha chiuso l’assemblea dicendo che se non ci sono le condizioni le ronde non si fanno e comunque la gente chiede sicurezza, durante il dibattito sono emerse da parte della popolazione altre proposte su come gestire le ronde. E visto che il provvedimento per essere attuato secondo la normativa richiede del tempo era meglio partire subito, questo modo continuo da parte del sindaco di disincentivare la gente a far partire le ronde denota una spaccatura di fondo a livello della maggioranza, non tutti la pensano come Maccari, secondo noi è contrario per principio alle ronde perché sono state proposte dalla Lega”.
Dell’opinione della minoranza di Gandino anche l’onorevole Nunziante Consiglio presente all’assemblea, con lui c’erano anche due rappresentanti del PD, l’onorevole Giovanni Sanga e il consigliere regionale Mario Barboni che ha lavorato per anni a Leffe e conosce i bisogni e i problemi della Valle Seriana

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