«Le mie colleghe ai Riuniti mi hanno chiesto di vincere»

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30/10/2008
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«Il sogno è il nuovo primato personale, la sfida quella di essere la migliore delle italiane, l'obiettivo primario quello di chiudere la gara: sul piano fisico l'ultimo periodo è stato un tormento».
Oltre che degli indumenti del caso, la valigia con cui Daniela Vassalli è volata qualche ora fa alla volta dell'America, è carica di tutto un po': buoni propositi, aspettative e qualche punto di domanda.
È lei, la «mamma volante» di Gandino, sponsorizzata Tx Active Italcementi, la portabandiera della rappresentanza orobica che prenderà parte a una Maratona di New York nella quale la concorrenza si annuncia agguerrita come non mai (più di 50.000 i partecipanti annunciati). Da Staten Island a Central Park, passando per i cinque distretti della Grande Mela per 42 chilometri e 195 metri. È pronta per la sua prima volta a New York? «Di testa sì, nel fisico lo capirò in gara: nell'ultimo mese un problema al nervo sciatico non mi ha consentito di allenarmi come si deve. Spero di riuscire a non pensarci troppo e che le motivazioni siano più forti delle difficoltà».
Contassero solo quelle, straccerebbe la concorrenza: lei a 33 anni è al tempo stesso mamma, infermiera e atleta di livello internazionale. Ne ha da vendere… «Sì, ma non mi sento speciale come tanti possono credere: sono semplicemente una persona che si pone degli obiettivi e fa di tutto per raggiungerli. Volere è potere dice il proverbio, no?».
Esatto. E quale si pone nella sua gara più importante di sempre? «Il sogno è migliorare il mio personale (2h 48'32'' in aprile di quest'anno a Zurigo, ndr), la sfida quella di essere la migliore tra le italiane, quanto alla classifica generale non saprei: l'importante sarà esserci e tagliare il traguardo».
Meglio però in buona posizione: altrimenti le sue colleghe del reparto cure palliative dei Riuniti… «Mi prendono in giro (ride). Prima della partenza mi hanno caricata a mille, ma penso sarà quasi impossibile non deluderne qualcuna: mi hanno chiesto di vincere addirittura la gara…».
La sua stagione sembra pianificata in vista di questo appuntamento di domenica nella Big Apple: dopo il Vertical Sprint al Pirellone, di Milano (31 piani, 710 gradini in 4 minuti e 31 secondi: è record) ha vinto le Maratone di Piacenza (a marzo) e di Trieste (a maggio). «Vero, la corsa in montagna (è stata campionessa mondiale di skyrunning sulle Orobie nel 2007, ndr) l'ho momentaneamente accantonata: il bilancio fin qui è stato abbastanza positivo, questa gara ne rappresenta il momento clou, speriamo di farci onore».

Autore: 

Luca Persico

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