«Ladri in soffitta» invece era l’incendio

Allarme lanciato da un’anziana.Ma altri vicini avevano visto le fiammeSventato maxi rogo: qui case addossate tra loro

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06/01/2013
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Suggestivo lo scenario creato dal fumo e dal cielo rischiarato dalle fotoelettriche dei pompieri
La mobilitazione dei vigili del fuoco in centro

È stato un «falso» allarme a evitare danni ben maggiori al centro storico di Gandino, teatro nella notte fra venerdì e ieri di un incendio in via Papa Giovanni, nello stabile posto a fianco di quello che un tempo era l’Albergo Cavallo d’Oro.
Poco dopo la mezzonotte una settantacinquenne che vive all’ultimo piano del palazzo ha avvertito rumori sospetti provenire dal sottotetto e pensando dapprima a qualche malintenzionato, insieme ad alcuni vicini ha allertato i carabinieri. Altri vicini nel frattempo hanno notato le fiamme e segnalato il pericolo: i carabinieri giunti per primi sul posto hanno subito fatto evacuare i residenti dei piani inferiori. I vigili del fuoco di Gazzaniga, giunti per primi, hanno attaccato l’incendio dalla tromba delle scale, cercando di circoscrivere le fiamme che avvolgevano il solaio, dove erano ammassati vecchi mobili. Manovra a tenaglia Il pericolo concreto era l’estendersi dell’incendio ai palazzi vicini, che nel centro storico di Gandino sono addossati l’uno all’altro con parti in legno facilmente attaccabili dalle fiamme.
Per questo i pompieri hanno anche attivato potenti getti d’acqua da un tetto confinante e completato l’opera grazie alle squadre giunte da Clusone e da Bergamo, questa munita di autoscala. Dopo oltre tre ore di intervento è stato possibile domare le fiamme, probabilmente innescate dalla canna fumaria surriscaldata di una stufa a legna. Più remota l’ipotesi di un cortocircuito di natura elettrica.
L’incendio ha mandato in fumo circa 200 metri quadrati di copertura e il solaio della pensionata, il cui appartamento è stato dichiarato per ora inagibile. La signora ha trovato alloggio da alcuni parenti nella vicina Barzizza. Materiale da rimuovere I vigili del fuoco di Gazzaniga sono tornati sul posto ieri mattina per verificare meglio la stabilità delle strutture portanti e una stima dei danni. Hanno aiutato la pensionata a raccogliere abiti ed effetti personali e dichiarato inagibile l’alloggio almeno fino a martedì, quando si provvederà a rimuovere il materiale del sottotetto, parte del quale è già stato ammassato in via Papa Giovanni. Le fiamme e le sirene hanno richiamato sul posto numerosi residenti, con uno scenario a suo modo suggestivo per il fumo e il cielo rischiarato dalle fotoelettriche dei pompieri.
La massa d’acqua utilizzata lascia qualche apprensione per una cartoleria e un negozio di intimo al piano terra del palazzo: c’è il rischio di infiltrazioni. Il negozio di abbigliamento due anni fa, in un’altra sede sempre in via Papa Giovanni, aveva subìto danni per l’allagamento di un appartamento soprastante: lo scoppio di una tubatura per il gelo aveva procurato gravi danni alla merce. Ieri intorno alle 18,30 un altro intervento dei vigili del fuoco per una canna fumaria in via Colleoni, a Cima Gandino.

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