L’Addetto stampa Gandinese al tutto

LETTERA / MARCO ONGARO

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Data pubblicazione: 

23/02/2007
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Egregio Direttore,
su “Storia del XXI Secolo” si legge: “Il modello fascista di Stato, fu preso a modello, dalla Germania nazista, anche sotto il punto di vista dello strumento che più di ogni altro, con la nascita del cinema e della televisione, venne utilizzato per cementare la diffusione del regime tra le masse, ossia la propaganda, ma, a differenza di Mussolini, il Fuhrer del grande Reich, fu in grado di avvalersi di quello che può lecitamente e probabilmente defi nirsi come il più grande talento propagandista del secolo scorso, Joseph GOEBBELS”.
E poi ancora: “Nominato capo dell’uffi cio della propaganda nel 1929, GOEBBELS concentrò nelle sue mani un potere smisurato, con la nomina a MINISTRO DELLA PROPAGANDA e con l’assunzione, nel novembre 1933, della guida della neonata Camera della Cultura, avente l’assoluto controllo su cinema, musica, stampa, teatro, radio, arte e televisione”. Al che, dopo aver letto questi brevi paragrafi , non è stato così difficile evidenziare che anche a Gandino esiste il “Ministro della Propaganda”: Gherardi G. Battista (meno conosciuto del Goebbels ma altrettanto ministro?)! Come apprendiamo dal sito internet del comune di Moio de Calvi, Gherardi è sindaco di quel comune dal 2004, anche se tutti sanno benissimo che materialmente chi amministra il comune di Moio e i suoi quasi 200 abitanti altri non è che l’ex sindaco Davide Calvi, ora vice del Gherardi.
Dalla stessa fonte apprendiamo che Gherardi è altresì Direttore Responsabile del periodico moiese “Moio de Calvi notizie”. Qualcuno si chiederà, cosa c’entra il sindaco di Moio de Calvi con Gandino? Ebbene Gherardi risiede in Gandino ed in un’intervista, rilasciata ad un anonimo intervistatore del sito web di Moio (sarebbe comico se lui stesso si fosse auto-intervistato) apprendiamo che da 24 anni è Redattore della Valgandino (bollettino della Parrocchia di Gandino), è Direttore Responsabile di Civit@s notiziario comunale del sindaco Maccari nonché Curatore del notiziario della U.S. Gandinese. Ma non è fi nita qui.
Gherardi, infatti, risulta essere anche collaboratore di Bergamo TV, nella preparazione di interviste e propaganda di iniziative comunali, come pure gli articoli pubblicati negli ultimi anni su L’Eco di Bergamo con la sigla GBG (acronimo riconducibile allo stesso informatore). Ed infi ne, oltre a tutto ciò, una ciliegina sulla torta: qualche anno fa’ fu nominato anche Addetto Stampa del sindaco di Gandino (Maccari è uno dei pochissimi sindaci in bergamasca, che hanno un addetto stampa “pagato”).
A questo punto, signor Direttore, le possiamo garantire di non esserci dimenticati del Suo giornale. Anche il Suo periodico non è rimasto indenne ed è fi nito sotto il “pesante” giogo del “Ministro della Propaganda” e, come Lei ci ha confermato più volte di persona, tutti gli articoli di Gandino pubblicati su Araberara provengono dalla stessa penna. Per nostra natura, in generale, non abbiamo mai avuto nulla contro i giornalisti, ma invece l’atteggiamento subdolo e fazioso di quelli che utilizzano le notizie vere e reali, le storpiano a loro convenienza e le pubblicano “danneggiando” gli altri o i loro avversari politici ci da molto fastidio. I fatti? Presto detto. Prima delle elezioni amministrative del 2002 dal bollettino parrocchiale di Gandino “La Valgandino” partì una serie di strali contro l’amministrazione della Lega Nord che mai aveva visto precedenti sul bollettino (NEUTRALE???) della parrocchia gandinese.
Ad esempio quando l’amministrazione, con delibera di giunta comunale, decideva di sistemare alcune parti di arredo urbano, qualcuno della minoranza passava di gran fretta la delibera  al redattore della Valgandino e come d’incanto dopo 20/30 giorni ecco apparire l’articolo a tema nel quale la comunità gandinese fi gurava indignata per lo stato di abbandono delle parti di arredo urbano. In seguito ai lavori effettuati dal comune (come si sa gli enti pubblici non sono molto veloci per via della burocrazia) ecco apparire sul numero successivo della Valgandino un altro articolo dal tono elevato: “Finalmente sistemato quello che noi avevamo segnalato”.
E così via con numerosi articoli del genere, fi no ad arrivare all’attacco diretto del bollettino parrocchiale contro l’incarico affi dato dal comune di Gandino alla società Concossola per la progettazione delle opere pubbliche, presentato dall’arch. Motta Leonardo (N.B. sei mesi dopo si trovava in lista con Maccari) e da altri 7/8 professionisti. Gli amministratori del comune e della società furono additati come tanti delinquenti. Solo in seguito alla energica reazione da parte nostra ricevemmo una lettera di scuse da parte del Parroco nella quale si affermava che lui stesso era rimasto all’oscuro di tutto (?) (per puro dovere di cronaca ricordiamo che del consiglio pastorale faceva parte Colombi Roberto, Vice Sindaco con Maccari). Evidenzio inoltre che il ricorso al TAR di Brescia fu respinto. Ma veniamo ai giorni nostri, dopo la vittoria di Maccari sul bollettino (NEUTRALE ?) della parrocchia “La Valgandino” non apparve più alcun articolo contro l’amministrazione comunale, anzi il “pensiero parrocchiale” ad oggi si trova pienamente in simbiosi con quello comunale.
Per non entrare poi in merito all’informatore comunale Civit@s: tutto un senso unico a favore dell’amministrazione in carica e una raffi ca di accuse contro gli ex amministratori, da parte dell’addetto stampa Gherardi e del Comitato di Redazione di Civitas (ricordiamo che due dei 5 componenti il comitato sono i cognati del Sindaco Maccari, Marisa e Stefano Livio) non ci si poteva aspettare di meglio. * * * Ciò malgrado da un “vecchio” amministratore come Lei, signor Direttore, ci saremmo aspettati ben altre pagine di cronaca sulla comunità gandinese, ed invece no. Pare, e Lei ce lo ha confermato, che il Suo corrispondente abbia monopolizzato questo piccolo angolo di bergamasca e, sembra, che di Gandino possa scrivere solo lui sul Suo giornale.
Questo sarebbe un fatto grave perché ne storpierebbe la realtà delle cose nella nostra piccola comunità. Sarebbe come se Lei, signor direttore, per rappresentare il suo comune pubblicasse: fotografi e di suo fi glio e suo suocero che stanno raccogliendo miele, oppure fotografi e di sua moglie che fa shopping durante una sagra del suo paese oppure che raccontasse le vicende personali dalla sua famiglia o, ancora, pubblicasse articoli nei quali in prima persona, Lei, fosse regista e presentatore di uno spettacolo a teatro. Non si può pensare in questo modo di rappresentare l’intera identità del proprio comune. Anche se è vero, che ogni giornalista ha l’ambizione di raggiungere la “stazza” di personaggi illustri (come, ad esempio, Giuliano Ferrara) non è parimenti vero che sia pagante, giocare scorrettamente con le persone che non c’entrano nulla e che non hanno la possibilità di avere un contraddittorio nello stesso momento e con lo stesso spazio (par condicio ?!).
Come avrà potuto notare non abbiamo mai risposto ad alcun articolo pubblicato sul suo giornale contro la Lega Nord gandinese, perché consideriamo coloro che hanno scritto tali idiozie, persone che non hanno il “PESO” necessario ad un confronto sereno e pacato sui reali problemi delle nostre realtà locali. Quando uno pseudo-giornalista, come il Suo corrispondente da Gandino, non ha null’altro da fare che nascondersi (ipotizziamo con molte diffi coltà) dietro a illazioni e subdole supponenze senza interpellare i reali e diretti interessati di ogni argomento o problema, ecco, siamo dell’idea che non sia degno nemmeno di scrivere sul “Giornalino dei Piccoli”. La informo inoltre, che siamo in procinto di pubblicare il nostro notiziario politico “Il Guerriero” in modo da poter rallegrare il Suo corrispondente dandogli qualcosa su cui scrivere a suo modo.
Come si dice: anche ai bambini che frignano e pestano i piedi si danno le caramelle per tenerli buoni.

A questo punto, La ringraziamo per lo spazio che vorrà dedicarci prossimamente sul Suo giornale invitandola a non “cacciare”, né fi gurativamente né nella realtà, dalla sua redazione e dal suo entourage persone che la pensano diversamente o che vedono la vita in modo concreto. In questo modo eviterà che costantemente vi siano in circolazione dei “Goebbels” che monopolizzano l’informazione, come nel caso di Gandino dove l’unica fonte affi dabile per avere informazioni certe pare sia rimasta il “sentito dire” del bar o della piazza. Cordiali saluti. Segretario Sezione Gandino

Lega Nord Padania
Marco Ongaro

Quando uno occupa tanto spazio è solo perché lo spazio era vuoto, altrimenti qualcuno glielo avrebbe perlomeno conteso. E non sempre sono solo i “direttori” di giornali e tv ad averne “colpa”. I giornali pubblicano quello che sanno (almeno noi). La Lega non può certo dirsi penalizzata dal mio giornale, non almeno i leghisti disponibili ad affrontare un costante e faticoso contraddittorio con chi la pensa diversamente. Che è poi quello che cerchiamo di fare noi. Gherardi a noi manda materiale prezioso sulla vita gandinese, con fotografi e e testimonianze di vita sociale che altrimenti non avremmo. E quindi lo ringraziamo. Per la politica, come vede, lui stesso, a parte due o tre punzecchiature che vedo sono comunque arrivate a segno, dice correttamente che non vuole impicciarsi, proprio per la sua posizione. Così le elezioni di Leffe e Gandino le stiamo seguendo, come ha potuto constatare lei stesso, direttamente dalla redazione. (p.b.)  

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