La Valle Seriana riscopre Sant'Angela e le Orsoline

Gandino, per i 200 anni della canonizzazione della fondatrice «Insegnamenti ancora attuali». Nel mondo più di 20 mila suore

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26/01/2007
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Una veduta esterna del convento delle suore Orsoline di Gandino, dove si svolgerà il convegno
Che cosa può dire al mondo attuale la figura di una donna, Sant'Angela Merici, vissuta a cavallo del XV e XVI secolo? A duecento anni dalla sua canonizzazione nasce in Valle Seriana lo stimolo a volgere lo sguardo verso il passato, per ricostruire l'impatto che il carisma mericiano ha avuto lungo i secoli nel tessuto sociale e culturale del territorio.
Per dare voce a questa esigenza, e per tentare di dare una risposta il più possibile esauriente al quesito iniziale, si svolgerà domani a Gandino un convegno di studio dal titolo «Carisma educativo ed emancipazione femminile: Sant'Angela Merici e le Orsoline in Valle Seriana». L'iniziativa è nata dalla Comunità montana Valle Seriana che, in collaborazione con gli istituti delle suore Orsoline dislocati nella Bergamasca e con il Comune e la parrocchia di Gandino, vuole celebrare in modo significativo il bicentenario della canonizzazione. «Questo importante anniversario – spiega Bernardo Mignani, presidente della Comunità montana – ci offre l'occasione irrinunciabile per ritornare alle radici, ripercorrendo i passi della storia che hanno portato le Orsoline in Valle Seriana. Dal pensiero sono scaturite le opere che si sono poi applicate nell'emancipazione femminile del 1500 e del 1600 e sono poi sgorgate nell'aspetto educativo che permea tutt'oggi il nostro territorio».
Da una piccola donna, animata da una fede e una forza davvero fuori dal comune, è sorta la Compagnia di Sant'Orsola, che nel 1500 si è diffusa in modo incisivo nei paesi della Valle Seriana, facendo emergere la ricchezza spirituale della donna dalla povertà sociale e da condizioni di particolare emarginazione. Le vicende storiche hanno accresciuto l'effetto del carisma mericiano e hanno fatto nascere gli istituti delle suore Orsoline, diffusi in tutto il mondo, che si sono occupate con generosità dell'aspetto educativo.
Sono più di ventimila, attualmente, le suore Orsoline nel mondo, e la loro presenza tocca i diversi continenti. «Non è possibile ignorare l'insegnamento che queste suore hanno donato a molte generazioni – continua Mignani – e il loro esempio di vita è fonte di ricchezza per tutti. Accanto all'aspetto religioso è importante sottolineare anche quello storico e culturale. E c'è ancora molto da conoscere».
Il convegno organizzato per domani a Gandino rivela come obiettivo primario quello di ripercorrere le tappe storiche della diffusione dell'opera di Sant'Angela Merici, focalizzando l'attenzione soprattutto sulla Bergamasca, e sulla Valle Seriana in particolare. «Lo studio ci porterà a delle riflessioni – spiega ancora Mignani – ci aiuterà a capire di più questo fenomeno, e ad avvicinare anche le istituzioni a questa realtà».
Dal convegno dovrebbe quindi partire una fase di ricerca che andrebbe a ricondurre su un unico filo gli aspetti storici, culturali, artistici e sociali della presenza delle Orsoline.
Durante il pomeriggio di domani studiosi, esperti, rappresentanti degli istituti delle Orsoline e delle autorità civili si daranno appuntamento nel salone del convento delle Orsoline di Maria Vergine Immacolata di Gandino: un luogo emblematico, intriso di storia. Numerosi sono gli interventi previsti. Dopo una panoramica temporale attraverso i secoli, toccando la questione dell'emancipazione femminile e del divulgarsi dell'opera spirituale ed educativa delle Angeline e delle suore Orsoline, si giungerà a sviluppare riflessioni e stimoli affinché il cammino fatto non si esaurisca e trovi nuovi sbocchi.
Il pomeriggio si concluderà con la Messa solenne, celebrata nella basilica di Gandino. La giornata di domenica sarà dedicata invece alle visite guidate in un percorso a ritroso nel tempo, attraverso i luoghi significativi che hanno visto fiorire a Gandino l'opera di Sant'Angela Merici.

Autore: 

Monica Gherardi

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