La storia è più bella se diventa cartoon

Due animazioni raccontano agli alunni i nobili Giovanelli di Gandino e la basilica di Alzano Saranno proiettate sul pullman durante la gita ai musei: è «Artebus», il progetto del Bernareggi

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15/11/2006
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Impara l'arte… e non metterla da parte, anzi, divertiti e scopri il fascino della storia legata alle nostre valli. Parafrasando un noto proverbio, sembra essere questo il messaggio che scaturisce da «Artebus», il progetto didattico voluto dal Museo Bernareggi di Bergamo e realizzato grazie all'appoggio della Regione Lombardia e della Provincia di Bergamo.
Il progetto coinvolge direttamente due comunità della Valle Seriana: Gandino (con il suo ricchissimo Museo di arte sacra e la basilica di Santa Maria Assunta) e Alzano Lombardo (con le sagrestie della basilica di San Martino, realizzate grazie a una memorabile sinergia da Andrea Fantoni e dalla bottega dei Caniana).
«Artebus», che sarà presentato venerdì nel corso di un convegno nella sede della Provincia, consentirà agli alunni delle scuole dell'obbligo, dal prossimo marzo alla prima metà di maggio, di sviluppare un percorso didattico completo, grazie a schede interattive, visite guidate e attività che coinvolgeranno anche la lingua inglese, con tanto di laboratori di sbalzo su carta-alluminio, per imitare gli artisti che arricchirono le basiliche di ori e argenti lavorati, e di telaio, sulle orme dei mercanti di lana di Gandino. Si tratta di un progetto nuovo che per modalità di realizzazione raggiunge senza dubbio l'obiettivo di formulare una proposta «impegnativa» in una maniera adeguata rispetto ai gusti dei bambini, senza disdegnare comunque messaggi di grande spessore culturale.
Un apposito pullman attrezzato condurrà le scolaresche direttamente sui luoghi di visita. Sul torpedone l'allestimento riprodurrà una piccola aula scolastica: sarà possibile vedere su quattro monitor un Dvd animato che in maniera divertente introdurrà i «novelli turisti» alla successiva visita ai Musei. La «chicca» del progetto è proprio la realizzazione di un cortometraggio animato attraverso il quale i ragazzi delle scuole saranno introdotti alla storia della famiglia Giovanelli (per Gandino) e al progetto di realizzazione delle sagrestie di San Martino (per Alzano).
Il linguaggio è semplice, immediato e il lavoro di animazione risulta efficace: non disdegna infatti alcuni aspetti ironici che catturano l'attenzione dei giovani spettatori. Il cortometraggio relativo a Gandino vede protagonista la nobile famiglia Giovanelli de' Noris, il casato probabilmente più importante della storia dei mercanti gandinesi di panni lana.
I Giovanelli erano ricchi mercanti e alcune «leggende metropolitane» narrano addirittura che la famiglia avesse il vezzo di utilizzare attorno al tavolo, per sedersi, dei grossi sacchi di monete d'oro. La ricchezza del casato gandinese raggiunse una tale entità che anche l'imperatore d'Austria Ferdinando Massimiliano ottenne un prestito per finanziare alcune campagne di guerra, elargendo in cambio titoli nobiliari. Nel cortometraggio vengono evidenziate le figure di tre Giovanelli particolarmente famosi: Gian Andrea, nato nel 1618 e morto appena 30 anni dopo, che fu barone di Telvana e salvò il castello di San Benedetto in Ungheria dalla minaccia dei Turchi, dove possedeva ricche miniere di rame; Gualtiero (morto attorno al 1590) che fu capitano di cavalleria dell'esercito di Carlo V e guidò i soldati alla riconquista di Costanza; Francesco (morto intorno al 1583) che fu architetto militare e capitano generale dell'artiglieria dell'imperatore Rodolfo II.
Vengono ricordate le grandi elargizioni dei Giovanelli alla comunità di Gandino: l'antico monastero benedettino (ora sede della casa delle Orsoline di Gandino), i palazzi di famiglia (in quello di via Castello c'è un magnifico portale alto oltre sei metri, in pietra arenaria). Non va dimenticata la basilica di Santa Maria Assunta, per la quale i Giovanelli furono prodighi di doni, a partire dalla grande cupola centrale, disegnata Giovan Maria Bettera. Da rilevare che per fortunata coincidenza saranno proprio i Giovanelli i protagonisti della monumentale rievocazione storica «In Secula», già programmata dalla Pro loco per sabato 30 giugno 2007, vigilia della festa dei Santi patroni.
Nel cortometraggio animato dedicato ad Alzano si narra invece la storia delle sagrestie della basilica di San Martino, partendo dal lascito di Nicolò Valle, nobile del luogo, che nel 1656 nominò erede universale del suo patrimonio di ben 60.000 scudi d'oro la Fabbriceria di San Martino, affinché venisse costruita una nuova chiesa, la basilica di San Martino appunto. Particolare rilievo ebbero fra le altre le opere in legno, commissionate alla famosa dinastia artigiana dei Fantoni, allora guidata da Grazioso Fantoni. In quegli anni nacque il primo (e in seguito più famoso) figlio Andrea, che dopo essersi perfezionato nell'arte mostrò la propria abilità proprio ad Alzano, dove iniziò a lavorare alla seconda sagrestia, dotata di sei armadi con colonne a intaglio e statue di Santi e martiri. Le sagrestie erano (e sono) complessivamente tre, utilizzate per collegare la canonica alla basilica. Per completare i lavori furono chiamati successivamente anche i Caniana di Romano di Lombardia. Gli splendidi manufatti trovarono compimento solo nel 1711, quando fu ultimata anche la terza sagrestia.
I cortometraggi sono stati realizzati da Nikitadesign e in particolare da Fabio Donadoni (autore dei disegni), Marco Massara (coordinamento), Andrea Valle (direzione artistica) e Walter Muto, (consulenza musicale). Da ricordare anche Giorgio Bonino, Francesco Valle, Valeria Baldo, Ivano Conti e Giacomo Prestinari.
Per il Museo Bernareggi il progetto è stato coordinato da Gabriele Allevi e seguito da Matteo Minelli e Mina Toninelli. Il coordinamento didattico è stato curato da Antonella Visentini di «Opera d'Arte».

Autore: 

Giambattista Gherardi

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