Per il terzo anno la parrocchia organizza il raduno di chi porta il nome del santo. Una cena in piazza
Per il terzo anno consecutivo la parrocchia di Barzizza chiama a raccolta i Lorenzo della Valle Gandino (e dell'intera diocesi) in coincidenza con la festa liturgica del santo, venerato nell'omonimo santuario posto a monte dell'abitato. «La comunità di Barzizza – spiega il parroco don Guido Sibella – è molto legata a questa festa, che prelude idealmente a quella patronale di San Nicola. Tre anni fa, alla presenza del compianto vescovo Roberto Amadei, abbiamo avviato l'iniziativa di far ritrovare al santuario quanti portano il nome di Lorenzo e ovviamente Renzo, Lorenza e Renza». La sola anagrafe di Gandino (Barzizza è frazione del comune, ma parrocchia autonoma) conta una cinquantina di «papabili», che portano il nome del santo martirizzato nel 258 dopo Cristo e patrono di diaconi, cuochi e pompieri. Il santuario di San Lorenzo era un tempo chiesa parrocchiale di Barzizza. Nella zona un tempo c'era anche un eremo, ora residenza privata. Nelle ultime settimane, grazie all'impegno della Consulta della frazione, sono state ripristinate le antiche santelle votive, che salendo dalla parrocchiale di San Nicola al santuario costituiscono un vero e proprio itinerario di preghiera. Le piccole edicole, risanate nelle parti in muratura, ospitano ora i dipinti realizzati dalla barzizzese suor Cristina Picinali, monaca di clausura nel convento di San Benedetto a Bergamo e autrice dello stemma araldico del vescovo di Fidenza Carlo Mazza, bergamasco di Entratico. I dipinti erano stati benedetti lo scorso anno dal vescovo Francesco Beschi. Il programma di oggi prevede alle 8 la Messa nella parrocchiale di San Nicola. Alle 10,30 la solenne celebrazione per tutti i Lorenzo nel santuario, presieduto da monsignor Leopoldo Girelli, nunzio apostolico in Indonesia. Alle 18 Messa vespertina al santuario, con vespri e benedizione della reliquia. Alle 19 la festa conclusiva, con cena comunitaria in piazza Duca d'Aosta.