Si è chiusa in trionfo per la Pro loco Gandino, per il secondo anno consecutivo, la «Disfida della polenta» che ha visto protagoniste a Varzi, in provincia di Pavia, delegazioni provenienti da gran parte delle regioni italiane. La delegazione gandinese, guidata dal presidente Lorenzo Aresi, era formata da una trentina di persone che hanno animato lo stand di promozione e degustazione, allestito all'interno della grande esposizione enogastronomica organizzata dalla locale Pro loco, con il patrocinio dei maggiori enti territoriali e di categoria pavesi.
Non mancavano rivali di prestigio: il salame crudo di Varzi, i vini dell'Oltrepò pavese, il gorgonzola, la focaccia di Recco, i cannoli, i canditi e il marzapane siciliani, i prodotti sardi della provincia del Medio Campidano. Gandino ha messo in campo i «melgotti», i biscotti prodotti con farina di mais, la «cruca», il dolce tipico della Settimana Santa, e le formagelle, provenienti dagli alpeggi gandinesi del Monte Farno.
Unanimi gli apprezzamenti, certificati dalla vittoria di domenica nella gara culinaria a base di polenta. Gandino in questo campo vanta un primato ormai ineguagliabile: fu, infatti, la prima località in Lombardia dove, grazie all'intraprendenza dei mercanti tessili, fu importato il granoturco, giunto dalle Americhe. Un documento del 1632 certifica la coltivazione a Gandino del «melgotto» e la preparazione della prima polenta. A tenere alto questo prestigioso «pedigree», ci hanno pensato Battista Campana, Alessandro Noris e Simone Aresi, già protagonisti nel 2007, cui si è aggiunto anche lo «chef» degli alpini gandinesi, Gaetano Campana.
«Più che una disfida – ha spiegato il presidente Aresi – è stato un vero e proprio duello con la rappresentativa del gruppo alpini di Menconico, centro della pavese Valle Staffora. Eravamo consapevoli che un possibile criterio geopolitico e l'aver già conseguito la vittoria lo scorso anno (a pari merito con Romagnese, ndr) potevano essere elementi penalizzanti, ma la polenta proposta era davvero superba, come ha confermato il giudizio della giuria popolare che ha affollato lo stand di degustazione». Ai segreti di una perfetta preparazione si è aggiunto ancora una volta anche l'ingrediente decisivo dell'acqua di Prat Serval, località gandinese dove fra l'altro furono tinte, nella seconda metà dell'800, le camicie rosse dei garibaldini.
A margine dell'esposizione e della gara si è tenuto anche il convegno «Territorio, turismo e Pro loco», presenti i presidenti Unpli (l'associazione che raggruppa le Pro loco d'Italia) di Lombardia e Sardegna, il presidente della Provincia del Medio Campidano, gli assessori provinciali di Pavia, Milano e Alessandria e i sindaci dei Comuni della Valle Staffora.
Non mancavano rivali di prestigio: il salame crudo di Varzi, i vini dell'Oltrepò pavese, il gorgonzola, la focaccia di Recco, i cannoli, i canditi e il marzapane siciliani, i prodotti sardi della provincia del Medio Campidano. Gandino ha messo in campo i «melgotti», i biscotti prodotti con farina di mais, la «cruca», il dolce tipico della Settimana Santa, e le formagelle, provenienti dagli alpeggi gandinesi del Monte Farno.
Unanimi gli apprezzamenti, certificati dalla vittoria di domenica nella gara culinaria a base di polenta. Gandino in questo campo vanta un primato ormai ineguagliabile: fu, infatti, la prima località in Lombardia dove, grazie all'intraprendenza dei mercanti tessili, fu importato il granoturco, giunto dalle Americhe. Un documento del 1632 certifica la coltivazione a Gandino del «melgotto» e la preparazione della prima polenta. A tenere alto questo prestigioso «pedigree», ci hanno pensato Battista Campana, Alessandro Noris e Simone Aresi, già protagonisti nel 2007, cui si è aggiunto anche lo «chef» degli alpini gandinesi, Gaetano Campana.
«Più che una disfida – ha spiegato il presidente Aresi – è stato un vero e proprio duello con la rappresentativa del gruppo alpini di Menconico, centro della pavese Valle Staffora. Eravamo consapevoli che un possibile criterio geopolitico e l'aver già conseguito la vittoria lo scorso anno (a pari merito con Romagnese, ndr) potevano essere elementi penalizzanti, ma la polenta proposta era davvero superba, come ha confermato il giudizio della giuria popolare che ha affollato lo stand di degustazione». Ai segreti di una perfetta preparazione si è aggiunto ancora una volta anche l'ingrediente decisivo dell'acqua di Prat Serval, località gandinese dove fra l'altro furono tinte, nella seconda metà dell'800, le camicie rosse dei garibaldini.
A margine dell'esposizione e della gara si è tenuto anche il convegno «Territorio, turismo e Pro loco», presenti i presidenti Unpli (l'associazione che raggruppa le Pro loco d'Italia) di Lombardia e Sardegna, il presidente della Provincia del Medio Campidano, gli assessori provinciali di Pavia, Milano e Alessandria e i sindaci dei Comuni della Valle Staffora.
Data di inserimento:
09-04-2008