la mostra Gandino alla corte degli zar

I tessuti esposti a Prato con quelli della Russia storica

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05/11/2009
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Dal Museo della Basilica di Gandino alla corte degli zar. È un viaggio affascinante nella storia quello percorso da un paramento sacro gandinese, che è stato scelto per una prestigiosa mostra internazionale che si tiene al Museo del Tessuto di Prato. Il manufatto, uno splendido piviale in velluto alto-basso veneziano color cremisi del XVI secolo, sarà esposto nella città toscana sino al prossimo 10 gennaio, nell'ambito della mostra «Lo stile dello zar - Arte e moda tra Italia e Russia dal XIV al XVIII secolo».
L'evento riunisce dipinti, abiti e tessuti, provenienti dai più prestigiosi musei russi (Museo Ermitage e Museo statale russo di San Pietroburgo, Museo del Cremlino di Mosca), oltre che da numerose istituzioni italiane a partire dal Polo Museale Fiorentino. La mostra, organizzata in Toscana e che vede la partecipazione del tessuto conservato generalmente a Gandino, illustra la nascita e lo sviluppo dei rapporti culturali, delle relazioni commerciali e diplomatiche tra l'Italia e l'antica Moscovia, attraverso il canale privilegiato del commercio delle stoffe italiane e delle merci di lusso. C'è una panoramica sullo sviluppo delle produzioni seriche italiane dal tardo Trecento fino al Cinquecento; uno spazio importante è invece dedicato alla grande apertura dell'Impero Russo agli stili di vita occidentali avvenuta per volontà di Pietro il Grande all'inizio del XVIII secolo. All'interno della mostra anche l'eccezionale esposizione della pala della Circoncisione, realizzata dal Cigoli per la chiesa di San Francesco a Prato e passata, nell'Ottocento, alle collezioni dell'Ermitage.
Il piviale gandinese, che è stato scelto per la particolarità delle decorazioni la cui fattura si dice sia rintracciabile solo in quest'area della Valle Seriana, sarà affiancato dal ritratto di un procuratore veneziano. Proprio questi dignitari, infatti, erano soliti indossare una stola realizzata con un velluto identico a quello conservato al museo di Gandino. Non è la prima volta che il Museo della Val Seriana presta un oggetto per eventi prestigiosi: nel 2006 lo stesso piviale fu esposto a Caraglio, in provincia di Cuneo, nell'ambito di un'antologica internazionale sulla seta. Il gruppo «Amici del Museo» di Gandino organizzerà una gita di tre giorni fra l'11 e il 13 dicembre per visitare la mostra e le città di Prato, Pistoia e Lucca. Iscrizioni e informazioni entro il 15 novembre al numero 349.3868675.

 

Autore: 

Giambattista Gherardi

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