Gandino: Bepi Anesa, 81 anni sugli sci, premiato al circuito «Old Stars»Presidente dei fanti, porta i pasti a domicilio ai malati e canta nella corale
«Ci penso io». Per meglio scattare una foto nello storico negozio di elettrodomestici, da lui fondato nel 1946, è necessario spostare una lavatrice, ma non ci sono problemi. Lui è Bepi Anesa, classe 1926 di Gandino, che a 81 anni si diverte come un ragazzino sulle piste da sci di tutta la Lombardia.
Levataccia al mattino presto («Anche alle 4 qualche volta») per raggiungere Madesimo o Chiesa Valmalenco e cimentarsi in uno slalom gigante, con tanto di pettorale, cancelletto di partenza e divisa del gruppo sportivo Marinelli. Giuseppe – ma solo per l’anagrafe – è perennemente impegnato in mille attività: per lui la pensione è soltanto un aspetto «burocratico». Partecipa al circuito «Old Stars», che vede impegnati (ogni mercoledì) atleti dilettanti (over 49 i maschi, over 36 le signore) in gare dislocate in tutta la Lombardia, con atleti provenienti da diverse province. «Lo sci è da sempre la mia passione – spiega Bepi –: fa parte della mia vita, del mio carattere. La soddisfazione ripaga tutti i sacrifici, e con me ci sono centinaia di appassionati che condividono queste "Olimpiadi da pensionati".
Nella categoria Master Super 80 (gli ultraottantenni, ndr) siamo in tre». Bergamo tiene alta la bandiera in questa categoria (e in molte altre), tanto che a primeggiare è spesso Angelo Brigati, di Carvico, che si è imposto nei giorni scorsi anche nella gara di apertura della stagione a Gromo. L’altro «campione d’argento» è Pino Meroni, da Cernobbio. «Brigati è più vecchio di me di alcuni mesi, ma lo scopo non certo quello di raggiungere dei record». Un record, comunque, Bepi Anesa l’ha ottenuto lo scorso anno, quando è stato premiato dagli organizzatori del circuito sciistico (che è giunto alla 22ª edizione nel 2008) con un premio speciale: ha partecipato a tutte le 13 gare della stagione.
Uno insomma che non si ferma mai, e trova le energie e il tempo per impegnarsi in molte altre attività. Basta leggere una breve poesia: «Qui stasera ci troviamo/ per far festa ad un anziano/ che di vecchio ha poco o niente/ non gli manca neanche un dente./ È bisnonno ormai da tanto/ or si è dato anche al canto,/ è il tenor della Corale/ della nostra cattedrale. Ai coscritti suoi rimasti/ lui gli porta pure i pasti./ Non disdegna anche il balletto/ quel furbetto del nonnetto/ alle feste di paese/ bionde e brune lui le ha prese/ non le perde mai di vista,/ le trascina sulla pista,/ senza fare alcun commento/ gli fa fare un valzer lento. Chi è quel fusto su al Tonale/ che non scende niente male? Fra i paletti del gigante/ sforza meno di un infante,/ non parliamo di discesa,/ guarda, guarda... è Bepi Anesa!!»: è il regalo di figli, nipoti e pronipoti in occasione degli 80 anni, nel 2006. Quella di Bepi Anesa è una famiglia molto numerosa: innanzitutto la moglie Maria Nava, originaria di Clusone, sposata nel 1952, che ha condiviso con Bepi l’attività in negozio («Dietro a ogni grande uomo c’è una grandissima donna», confermano i figli).
Ora l’attività è passata ai figli Luciano e Claudio, che completano il quadro insieme alle figlie Marinella e Cecilia, alle nuore Antonietta e Ivana, ai generi Mauro e Giacinto, ai nipoti Flavio, Roberta, Paola, Alex, Francesca, Simone, Andrea, Beatrice e i pronipoti Samuele e Niccolò (due gemelli), e Nicola, l’ultimo arrivato. Anesa è originario di Vertova (dove è nato nel 1926) e si è trasferito prima in Val di Scalve e poi a Gandino, per gli impegni lavorativi di papà Geremia. «Ho fatto il militare fra il 1945 e il 1946 – dice –, e appena dopo è iniziata l’avventura con il negozio di elettrodomestici a Gandino. Erano gli anni del Dopoguerra e ho assistito man mano all’arrivo di tutte le novità: prima le lavatrici, poi i televisori, le lavastoviglie e i videoregistratori.
Ognuno rappresenta un’epoca e un carico di ricordi: basti pensare, per esempio, ai televisori che in vetrina mostravano, manco a dirlo, le imprese in Coppa del mondo del compianto Fausto Radici. Non mi capacito con i cellulari: riesco a malapena a comporre il numero e rispondere, ma non a richiamare i vari numeri: i nipoti mi dicono, scherzando, che è un problema di "memoria". In vetrina, vicino alla lavatrice ultimo modello da spostare per la foto, c’è anche una vecchissima lavatrice a manovella, un vero pezzo da museo. Un segno dei tempi che cambiano, reso ancor più evidente dall’accostamento con impianti hi-fi e Ipod di ultima generazione».
Ma c’è anche molto altro nella storia di Bepi Anesa. Fu, infatti, tra i pionieri degli «Amici del Farno», facendo da traino per l’apertura della nuova strada. Il suo amore per lo sci è legato anche allo storico skilift, attivo per 30 anni vicino alla Colonia delle Orsoline, per consentire a grandi e piccini di cimentarsi nel «discesone». «Lo skilift faceva parte delle dotazioni della vecchia seggiovia, poi dismessa – racconta –. Ottenni l’aiuto di tanti amici per rilevare strutture e licenza, ormai chiusi, e riuscimmo a far ripartire l’impianto, che ha funzionato egregiamente sino al 2000, quando le normative di sicurezza imponevano un adeguamento troppo oneroso: purtroppo non sono riuscito a raccogliere alcun contributo pubblico». Non sono mancati gli impegni nell’Us Gandinese e quello, ancora attualissimo, con l’associazione Fanti. «Da alcuni anni sono il presidente del gruppo, che è in crescita.
Tra le nostra attività abbiamo quella di portare i pasti a domicilio agli anziani, collaborando con i Servizi sociali del Comune. A volte mi capita di portare ravioli e arrosto a qualche coetaneo e ci scappa un sorriso». Non ci sono problemi nemmeno per la «sigla di chiusura» di questa bella storia: Bepi Anesa è anche tenore nella Corale Luigi Canali, la formazione che accompagna le solenni celebrazioni nella basilica di Gandino, diretta dal maestro Giuseppe Pedroncelli. «Il canto mantiene giovani: sono entusiasta di quest’esperienza che consiglio davvero a tutti». Dal campione del gigante un consiglio davvero... speciale.