«La Lega pronta a correre da sola»

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06/02/2007
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Il segretario provinciale: le sezioni si stanno attrezzando per costituire le liste
La Lega si smarca dalla Casa delle libertà e lancia l'ultimatum: o Forza Italia e An in Parlamento dimostrano di volersi impegnare davvero per cambiare la legge elettorale, oppure adios , gli alleati diventeranno «ex». Con un primo risultato evidente: in primavera, alle amministrative, il Carroccio correrà da solo.
La decisione è maturata in seno al Consiglio nazionale della Lega lombarda, dove con il segretario Giancarlo Giorgetti i lumbard hanno considerato in particolare le elezioni provinciali di Varese e Como, per poi osservare la situazione dei Comuni. «Inizialmente il ragionamento è stato fatto analizzando le realtà territoriali più ampie – spiega Aldo Piccinini, ex segretario della Circoscrizione Valle Seriana che in Consiglio siede insieme al segretario provinciale Cristian Invernizzi –, poi abbiamo riflettuto su Bergamo. Nella nostra provincia ci sono realtà magari ridotte per dimensioni, ma che per il movimento hanno un grande valore storico. Al voto andranno Comuni che per la Lega sono vere roccaforti. Giorgetti ha concordato che, se le cose con la Cdl non cambieranno, è giusto e, anzi, doveroso correre soli». Tanto più che al voto sono chiamati paesi che la Lega ha perso negli anni passati, come Gandino , Leffe o Nembro , o paesi in cui i sindaci «storici» del Carroccio non potranno più scendere in campo perché giunti al secondo (e in alcuni casi al terzo) mandato, come Brembate Sopra , Capriate San Gervasio , Villongo .
Considerati gli scenari, dalla segreteria è arrivata l'indicazione di mettersi sull'attenti: «Mi sono già attivato – conferma Invernizzi – per comunicare a tutte le sezioni orobiche di attrezzarsi sin da ora per preparare liste della Lega e per fare in modo di presentarci con il nostro simbolo». E, giusto per gradire, il segretario butta lì la precisazione, in caso il messaggio non fosse chiaro: «Gli alleati della Casa delle libertà sono avvisati». Sono avvisati anche perché, nei 19 paesi in cui si svolgeranno le amministrative, è molto probabile siano proprio i lumbard a fare la differenza nel fronteggiarsi degli schieramenti.
La pregiudiziale, si è detto, discende direttamente dallo scenario nazionale: «Se gli alleati non faranno qualcosa di concreto a Roma per tutelare la rappresentanza di tutti i movimenti politici territoriali – sbotta il segretario provinciale –, noi faremo le nostre scelte». Il riferimento va in particolare ai forzisti e ad An. E l'Udc? «La posizione dell'Udc non mi interessa, da tempo il partito è fuori dalla Cdl». Una bordata arriva anche sull'ipotetico partito unico: «Non se ne parla – afferma Invernizzi –. A dimostrazione di ciò c'è la riapertura del Parlamento del Nord prevista per sabato a Vicenza». Conclude Piccinini: «Noi siamo la Lega, e la Lega vuole restare tale, con la sua specifica identità. A noi non interessa confluire in nessun partito unico. Prima di discutere di eventuali federazioni, la priorità va alla riforma della legge elettorale. Una riforma necessaria, che consenta alla democrazia di continuare a esistere attraverso la rappresentanza territoriale e proporzionale di ogni idea politica».

Autore: 

Anna Gandolfi

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