La grande carità di Don Francesco della Madonna

Nel 1818 il prete fondava la congregazione delle suore Orsoline di Gandino.
Le iniziative per ricordarlo

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Data pubblicazione: 

05/06/2016
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Don Francesco della Madonna davanti alla basilica di Gandino in un dipinto di Pietro Servalli

Tante iniziative a Gandino per ricordare don Francesco della Madonna nei 170 anni della sua morte.
Don Francesco fondò la congregazione delle suore Orsoline di Gandino nel 1818.
Le iniziative partiranno martedì e dureranno una settimana, saranno l’occasione «per conoscere un testimone coraggioso della Misericordia, narrare e cantare le meraviglie del Signore, intrecciare legami di amicizia e fraternità e rendere grazie a chi condivide e sostiene il progetto educativo delle Orsoline”. “La memoria del passato – sottoline amadre Raffella Pedrini, superiora dell’Istituto - sia stimolo per vivere con maggior intensità e saggezza il presente, invito a leggere i bisogni del territorio “con gli occhi di Dio” come ha fatto don Francesco e a rispondervi con la sua stessa fede e tenacia”.

Don Francesco della Madonna nacque a Gandino il 3 gennaio 1771 da Paolo e Lucia Rudelli.
Fu ordinato sacerdote il 21 dicembre 1793. Fino al 1800 svolse il ministero nella parrocchia di S. Alessandro della Croce in Bergamo; durante la rivoluzione napoleonica fuggì nel Veneto; ritornato a Gandino divenne vicario e poi Parroco (1829- 1834). Uomo attento allo Spirito e alle situazioni storiche e sociali si lasciò interpellare dalle varie forme di povertà presenti nel paese. Escogitò varie iniziative di aiuto, tra le quali l’incannaggio della seta a domicilio. Convinto dell’importanza del ruolo della donna per il rinnovamento della famiglia e della società, insieme a undici giovani, si lanciò nell’avventura di dare vita ad una comunità religiosa dedita all’educazione delle ragazze: il 3 dicembre 1818 fondò l’Istituto delle Suore Orsoline di Gandino.
Don Francesco dovette abbandonare Gandino nel 1834 per difficoltà sorte in paese; morì a Bergamo il 14 giugno 1846. Così scriveva al tempo il cronista Facchinetti, redattore dell’Almanacco cittadino Notizie Patrie, in occasione della morte di Don Francesco: «Francesco Della Madonna, zelante sacerdote... Senza tregua e lontano da ogni interesse, e nel confessionale, e nelle scuole della dottrina, e negli esercizi spirituali, e sui pulpiti, e al letto degli infermi era incessante la sua carità... Terminò santamente la sua vita il 14 giugno». Il programma delle celebrazioni prevede momenti dedicati all’arte, alla cultura, alla musica e alla liturgia. «In collaborazione con le diverse risorse presenti sul territorio - aggiunge madre Raffaella Pedrini - desideriamo regalare a piccoli e grandi l’esperienza di incontrare

Don Francesco sui luoghi dove è nato e vissuto, dove ha esplicitato il suo ministero sacerdotale e dove ha concretizzato la sua intuizione carismatica. Percorreremo le strade da lui stesso battute, visitando le case di ieri e di oggi». Innanzitutto, martedì , verrà inaugurata una mostra permanente nell’Auditorium del Convento, aperta al pubblico sino al 14 giugno e collegata idealmente al percorso museale aperto nel 2010.
La mostra, su richiesta, sarà visitabile fino al 2 ottobre. La sera di martedì 7 giugno, alle 20.15, è in programma la Passeggiata serale organizzata dalla Pro Loco, attraverso i luoghi del Fondatore delle Orsoline, lungo un itinerario disponibile su cartina illustrata. Alle 21.45 si terrà la cerimonia di intitolazione a don Francesco della Madonna la piazzetta antistante la chiesa di San Mauro. Mercoledì e giovedì i ragazzi delle scuole (rispettivamente primarie/secondarie e materne) visiteranno il Convento, partecipando a laboratori creativi e concorsi a tema. Venerdì alle 20.45 nell’Auditorium del Convento verrà presentato il libro «Francesco Della Madonna. Sulla breccia con Dio per il suo popolo» scritto da monsignor Arturo Bellini.
Sabato il chiostro del Convento di via Castello si animerà sin dal mattino con le opere dal vivo proposte dagli artisti dell’Associazione «I Madonnari di Bergamo ». Dalle 14 il laboratorio «Piccoli artisti crescono» consentirà di apprendere i segreti dell’arte madonnara a bambini e ragazzi dai 5 ai 15 anni. Nel pomeriggio, grazie a Compagnia del Fil de fer di Piario, Gruppo Campaninari Valgandino e Mandolinistica Leffe verranno proposti antichi mestieri bergamaschi, suonate e aperitivo musicale. Alle 19.30 un buffet a base di prodotti di Mais Spinato di Gandino coronerà la giornata.
Sempre sabato, alle 20.40 nella chiesa dei Santi Carlo e Mauro abate, verrà proposto il concerto del complesso polifonico e strumentale Ghirlanda Musicale, che renderà un particolare omaggio all’autore gandinese Quirino Gasparini, direttore della Cappella musicale di Torino e autore di un brano per oltre un secolo inserito nei cataloghi ufficiali di Wolfgang Amadeus Mozart. Solisti del Coro Polifonico saranno Anna Contilli (soprano), Maria Elena Chiappa (contralto) e Giorgio Tiboni (tenore). A formare il complesso strumentale saranno Alessandro Stella (tromba), Ettore Begnis e Agata Borgato (violino), Flavio Bombardieri (violoncello). Proporranno musiche di Gasparini, Legrenzi, Soler e Mozart sotto la direzione di Marco Maisano.
Domenica alle 17.30 un corteo raggiungerà la Basilica partendo dalla chiesa di San Mauro e alle 18 si terrà la solenne concelebrazione eucaristica, presieduta da mons. Alessandro Assolari. Ad accompagnare la liturgia sarà la Corale Madonna d’Erbia di Casnigo. Martedì 14 giugno, verrà celebrata in San Mauro la Messa di suffragio, da parte del parroco don Innocente Chiodi. Programma completo disponibile su www.orsolinegandino.it

Autore: 

Giambattista Gherardi

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