Gallaratese 2
Gandinese 3
Reti: 4' pt Spreafico, 10' st e 32' st Collu, 18' st Vigani, 25' st Baratelli.
Gallaratese: Paroni, Pandullo (23' st Vaiano), Ceravolo, Birarda, Pellizzari, Brivio (30' st Bassi), Colombo, Malusardi, Di Caro, Scicchitano, Collu (35' st Marchioro). All. Alghisi.
Gandinese: Scarso, G. Morstabilini, Gualdi, Borlini, Salvi, Rinaldi, Rigamonti (18' st Baratelli), Vavassori (30' st Balini), Vigani (25' st Botta), Spreafico, Moroni. All. Ferraris.
Arbitro: Dore di Pavia.

Che sarebbe stata la Gandinese ad affrontare nei quarti di finale di Coppa Italia il Caravaggio (8 e 22 novembre), era facilmente pronosticabile alla vigilia (l'andata era finita 4-1). Ma se qualcuno nutriva qualche piccolo dubbio a riguardo, sono bastati una manciata di minuti per spazzarli definitivamente via. Per l'esattezza quattro: il tempo che il duo Vigani-Spreafico (assist del primo, percussione e conclusione mancina del secondo) ha impiegato a confezionare la rete dello 0-1. Tutto il resto di Gallaratese-Gandinese è stato (come logico) poco più che una partita allenamento. A quel punto alla Gallaratese sarebbero serviti quattro rei per puntare ai supplementari. Un'impresa improba per molti. Figuriamoci per una formazione come quella varesina, che già due settimane fa, a Gandino, era parsi di un tasso tecnico inferiore rispetto agli avversari.
Nel primo tempo si è giocato sotto ritmo e non si è visto molto. Nella ripresa invece, nonostante le gambe di tutti fossero in campo, ma la testa tutta alla settima di campionato in programma dopodomani, si è visto qualche gol. Quello di Collu, che di testa metteva alle spalle di Scarso la rete dell'1-1. Quelli di Vigani (servizio di Spreafico) e di Baratelli (assist di Vigani) che portavano momentaneamente i rossoneri di Gibì Ferraris sull'1-3. Situazione temporanea perché ancora Collu si dimostrava l'ultimo a voler alzare bandiera bianca tra i varesini e realizzava il 3-2 finale. Cambiava la forma ma non la sostanza della questione: senza scomporsi in alcun modo, e anzi scialacquando qualche palla-gol che poteva rendere più ampio il divario, la Gandinese si conquistava in scioltezza un posto tra le prime otto della Lombardia. Dopo quattro minuti, era già una certezza per tutti.