La fiaba di Chisomo dal Malawi a Gandino

Adottato da due volontari ora è arrivato nella terra dei nuovi genitori, a Cirano

Pubblicato da: 

|

Data pubblicazione: 

27/12/2010
|

Letture: 

1498
Denise Andrioletti e Danilo Mignani con il piccolo Chisomo, il bimbo che hanno adottato in Malawi

Denise Andrioletti e Danilo Mignani con il piccolo Chisomo, il bimbo che hanno adottato in Malawi

È «sceso dalle stelle» con un volo della Ethiopian Airlines in arrivo dal Malawi e due occhi luccicanti come quelli di papà Danilo e mamma Denise. Si chiama Chisomo e ha quattro anni il piccolo che ha vissuto il suo primo Natale nella comunità di Cirano, frazione di Gandino. La sua tenera età racchiude una storia bellissima: nulla che abbia i toni sfumati della fiaba, piuttosto un racconto con i colori decisi dell'amore e della solidarietà.
Danilo Mignani, 38 anni, e Denise Andrioletti, 36 anni, entrambi originari di Casnigo, sono due laici che nel 2006 hanno deciso di vivere la propria vocazione missionaria in Malawi, nell'istituto gestito dalle Suore delle Poverelle nel villaggio di Kankao. Un centro attivo da circa 25 anni, con una casa per disabili, un orfanotrofio e un ospedale.
«Avevamo avuto qualche assaggio d'Africa – spiega Denise –, ma nel 2006 c'è stata la scelta. Ci siamo fermati per un anno ed è stato un colpo di fulmine».
Danilo è diventato il riferimento tuttofare della missione, intento con gli operai del luogo a manutenzioni straordinarie. Denise si è invece dedicata ai più piccoli. «Arrivano bambini – spiega – nei primissimi mesi di vita. La mortalità fra le donne, spesso a causa del parto, è altissima. La gente affida alle suore i piccoli, consapevoli che l'orfanotrofio rappresenta l'unica speranza per la loro sopravvivenza».
L'incontro con il piccolo orfano
Nel 2006 arriva fra gli altri anche un piccolo di pochi mesi, Chisomo. Il suo corpicino di pochi centimetri è dominato da due occhi grandi come il mondo. Denise lo segue con premura e Danilo se lo ritrova in braccio per il Battesimo: ne diventa il padrino in modo assolutamente casuale. «Un giorno – aggiunge Danilo – arrivò la nonna di Chisomo. Chiese conferma se fosse ancora vivo e le suore le indicarono il piccolo e noi, suoi "assistenti". La nonna chiese, in lingua chichewa tradotta dalla suora, se non avessimo potuto occuparci per sempre di lui».
La domanda, apparsa assurda in un primo momento, è stata come una scintilla che ha lavorato nel tempo. «Abbiamo cominciato a parlarne fra di noi – conferma Denise – ed è stato un crescendo di gioia. Al rientro in Italia abbiamo pensato da subito a quando saremmo rientrati in Africa. Abbiamo avviato anche le pratiche per essere riconosciuti come genitori adottivi, affrontando con non poche delusioni i cammini tortuosi della nostra burocrazia. Nel 2007, dopo che il vescovo Roberto Amadei ci aveva affidato il Crocifisso, siamo tornati a Kankao, decisi a rimanervi. In Malawi abbiamo ottenuto l'affido di Chisomo, che ha vissuto da subito con noi in una piccola dependance della missione. Successivamente è arrivata a anche l'adozione».
La decisione di tornare
«Il Malawi è un luogo dove il tempo si ferma, dove ascolti il tuo respiro. Non devi correre e non devi fingere: gioia e serenità vanno a braccetto». Ma, ora, la decisione di tornare. «Ci abbiamo pensato parecchio – spiegano i due genitori – e crediamo che questo sia il contesto più adeguato per crescere Chisomo. Dovremo cercarci un nuovo lavoro, seguire i ritmi più "imposti" della società occidentale: non sarà semplice. Le decisioni però vengono passo dopo passo, con l'aiuto della Provvidenza, che si avvale di tantissimi amici che ci hanno sostenuto in questi anni con slancio incredibile». A Natale le coccole dei nonni Andrea, Lucia, Costantino e Abelina, degli zii, degli amici dell'Atalanta Club e del Casnigo Calcio (dove Danilo è stato per tanti anni capitano) e della comunità di Cirano. Per portare tutti all'aeroporto a creare un accoglienza festosa c'è voluto un pullman.

Autore: 

Giambattista Gherardi

Autore: 

webmaster
|