La basilica, casa e segno di fede

Gandino Feste e celebrazioni per il centenario fino a giugnoIl titolo fu concesso alla chiesa parrocchiale da Pio X nel 1911

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18/12/2011
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La basilica di Gandino: proseguono fino a giugno 2012 le celebrazioni per il centenario

Un compleanno importante, ma anche un'occasione per sentirsi Chiesa – quindi comunità – nella chiesa. Sono partiti a settembre a Gandino i festeggiamenti per il centenario dell'erezione a Basilica della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. E continueranno fino al 10 giugno del 2012, quando il vescovo monsignor Francesco Beschi presiederà la solenne processione del Corpus Domini.
«La storia e i beni artistici di cui oggi godiamo – sottolinea don Innocente Chiodi, prevosto di Gandino – ci ricorda i fasti di cui Gandino è orgogliosa e che in maniera sempre maggiore attraggono turisti e visitatori. Festeggiare il centenario della "Basilica", che significa "casa del re", non consiste però nell'indugiare in celebrazioni sontuose. È piuttosto un'occasione per riflettere su come ci preoccupiamo di restaurare i beni ereditati e di conservare le tradizioni. Tradizione deriva dal latino "tradere" che significa: affidare, trasmettere, narrare. Sappiamo anche oggi affidare, trasmettere, narrare la fede ai contemporanei? Cosa lasceremo a chi ci succederà? Anche noi dobbiamo fare della nostra vita una degna "Basilica - casa del re", attraverso la nostra fede. È l'impegno che abbiamo preso per il nuovo Anno Pastorale».
Lo storico anniversario riporta al 1911, quando il prevosto monsignor Andrea Alberti chiese ed ottenne da Papa Pio X il titolo di «Basilica» per la chiesa di S. Maria, costruita nel 1422 e radicalmente ampliata fra il 1623 e il 1654 quando fu consacrata. Nei lavori ci fu anche un fermo forzato di alcuni anni a causa della peste che provocò, su poco più di tremila abitanti, ben 1.760 morti, fra cui il prevosto don G. Battista Rizzi. Il decreto per il titolo di Basilica fu firmato il 18 giugno 1911. Anche monsignor Alberti non fu certo fortunato: morì nell'agosto successivo e per questo i festeggiamenti per la Basilica si tennero a Gandino solo tre anni dopo, nel luglio 1914, quando in paese arrivò il cardinale Andrea Ferrari, arcivescovo di Milano. Quella di Gandino fu in provincia la prima comunità a fregiare del titolo di Basilica la propria chiesa. Alzano ottenne il titolo nel 1923, Clusone nel 1958 per volontà del Beato Papa Giovanni XXIII. A Romano la chiesa di S. Defendente è denominata «basilica», ma il titolo di prepositurale è appannaggio della vicina chiesa dedicata a S. Maria Assunta e San Giacomo Maggiore. In città, oltre alla Cattedrale, c'è la Basilica di S. Maria Maggiore, che è però di patronato del Comune, e quella di S. Alessandro in Colonna, eretta a Basilica una decina di anni fa.
«La nostra Basilica – continua don Innocente – è scrigno che conserva tesori inestimabili, ma resta soprattutto il punto di riferimento per i fedeli e le famiglie. I ragazzi vivono qui la messa domenicale loro dedicata, con la gioia e l'entusiasmo che si traducono nelle proposte creative di don Alessandro Angioletti, direttore dell'Oratorio. Alla storica Corale Luigi Canali si è affiancato un coro formato da ragazzi e genitori, che usa oltre all'organo anche tastiere e chitarre. In sacrestia, grazie ad alcune mamme prima e a un gruppo di adolescenti poi, è aperto un laboratorio liturgico, con animazione a tema durante le funzioni per i bambini da zero a cinque anni. È una chiesa viva e vivace, che non nasconde le difficoltà dell'oggi ma guarda con speranza al futuro. Non è una chiesa-museo. Anzi, è il vicino Museo che spesso viene in chiesa, visto che nei momenti più solenni dell'anno paramenti e arredi sacri vengono regolarmente usati». In occasione del Centenario in Basilica sono state allestite anche tre piccole esposizioni, curate da Silvio Tomasini, rettore del Museo di Arte Sacra. «Abbiamo presentato ai fedeli documenti, reliquiari e opere d'arte legati al Beato Innocenzo XI – spiega Tomasini – figlio della gandinese Paola Castelli e del comasco Livio Odescalchi. Quest'anno ricorre il IV centenario della nascita del Beato e per questo è giunto a Gandino lo scorso ottobre il vescovo di Como, monsignor Diego Coletti. Durante l'ottavario dei morti è seguita l'ostensione, agli altari laterali, delle principali reliquie conservate nelle chiese gandinesi. Una terza esposizione è dedicata sino a metà novembre a monsignor Andrea Alberti, nel 1906 anche fautore della costruzione dell'Oratorio».

Autore: 

Giambattista Gherardi

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