La banda del forellino si scatena e Gandino chiede più sicurezza

Raffica di furti nelle abitazioni: spariscono denaro e moniliL'altra notte cinque «visite» a Cirano. Residenti in assemblea

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14/05/2010
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Un forellino nell'infisso: così la banda fa razzia nelle case di Gandino

Ogni mattina le voci si rincorrono, a volte incontrollate, e le segnalazioni si moltiplicano: a Gandino è allarme rosso per i furti in abitazione che nelle ultime settimane si sono moltiplicati in maniera esponenziale. L'altra notte sono stati segnalati altri cinque casi nella frazione di Cirano, in via Novelli e nella zona residenziale di via Ruviali, particolarmente colpita in queste settimane dall'ormai famigerata «banda del forellino». La gente non parla d'altro, ha paura e cerca accorgimenti anche minimi come chiavistelli e ostacoli fatti in casa che possano bloccare i ladri. Per martedì alle 20,30 è stata convocata un'assemblea pubblica nella sala civica di Cirano, promossa da un gruppo di cittadini che si sono attivati in questi giorni.
La procedura adottata dai ladri è la stessa in tutti i casi: entrano grazie a un foro praticato sopra la maniglia del serramento, sbloccando poi l'ingranaggio di chiusura. I ladri si concentrano sul denaro e talvolta monili in oro e cellulari. Sono sorprendenti la destrezza e la sistematicità dei colpi, messi a segno anche a distanza di poco tempo nelle stesse zone. I padroni di casa solitamente dormono e non avvertono nulla, ma in alcuni casi i derubati sono riusciti a dare l'allarme: c'è chi si è ritrovato i malviventi sulle scale, chi li ha visti scappare in giardino e chi ha finto di dormire per evitare guai peggiori. L'intervento dei carabinieri, schierati in forze in tutta la Valle, è stato in tutti i casi molto tempestivo, ma sino ad ora non ha dato esiti positivi.
Anche l'attività d'indagine è molto serrata e non esclude nessuna pista compresi i collegamenti con un fenomeno molto articolato che ha visto ripetersi in queste settimane numerosi casi anche a Serina, Stezzano, Bonate Sotto, Albino, Pradalunga, Clusone e, l'altro giorno, a Oltre il Colle. L'escalation a Gandino è iniziata a fine marzo, quando ad essere interessate dai furti sono state anche alcune ditte legate alla famiglia Radici. A inizio maggio nuovo raid nella zona fra Barzizza e il campo sportivo, con cinque case visitate. In un caso i malviventi sono stati scoraggiati dal rumore di una cassapanca urtata all'apertura del serramento scassinato. Qualche giorno dopo sette colpi fra Cima Gandino e Cirano e l'altra notte nuovo raid con cinque colpi e forse altri solo tentati.
«È una situazione critica e insostenibile – dichiara un cittadino che ha visto i ladri in casa sua – ci sentiamo in dovere di fare qualcosa. Io e altri amici abbiamo offerto alle forze dell'ordine la nostra totale disponibilità. Vogliamo fare in modo che la gente sia informata e che si attivi, affinché possa essere utile all'attività investigativa. Martedì 18 maggio, alle 20,30, abbiamo convocato un'assemblea pubblica nella sala civica di Cirano, cui abbiamo invitato il sindaco Gustavo Maccari, i carabinieri e la vigilanza urbana».
Divampa nel frattempo in paese la polemica politica, con un duro comunicato della Lega Nord che fa seguito a quello emesso l'altro giorno per invocare l'istituzione delle ronde, previste dal decreto Maroni.
«Vogliamo che il sindaco Maccari si svegli – scrive il segretario ed ex sindaco Marco Ongaro – per portare avanti tutto quanto le leggi attualmente in vigore attribuiscono alla sua competenza. Il disagio della popolazione è alle stelle e occorre anticipare eventuali azioni personali che possano diventare pericolose».
Un altro aspetto criticato dal Carroccio è l'utilizzo della polizia locale, «impegnata per la verifica dei divieti di sosta e le pubblicazioni all'albo pretorio invece che per l'attività sul territorio». Ongaro propone l'istituzione delle ronde coordinate dalla polizia locale e dalle forze dell'ordine, invoca nuove risorse economiche per i servizi notturni dei vigili e l'installazione di telecamere nei punti rilevanti del paese «come promesso da due anni dal Comune».

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