«Isolanti e profilati, così reagiamo alla crisi del tessile»

Il caso di due aziende di Gandino, la Nastrival e la Manifattura Ariete, che hanno diversificato la produzione

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Data pubblicazione: 

09/04/2009
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NASTRIVAL Angelo e Miriam Anesa (davanti) con i figli Andrea e Fabio
MANIFATTURA ARIETE Silvano Pasini (al centro) con i figli Claudio e Susanna

La necessità - dice un detto popolare - aguzza l'ingegno e induce a trovare soluzioni nuove ai problemi. In Valle Seriana, e in Valgandino in particolare, il problema più acuto è la crisi economica che colpisce il manifatturiero, e il tessile in specie, che si traduce in calo di produzione per mancanza di mercato, in chiusura di aziende per carenza di ordini e in cassa integrazione e mobilità per i lavoratori. C'è stato chi ha alzato la bandiera bianca della resa e chi ha reagito cercando alternative all'attività tradizionale, con una diversificazione.
È il caso di due aziende tessili di Gandino, la Nastrival snc, specializzata nella produzione di pizzi e merletti che si è riconvertita nella produzione di profili in miscela a base di plastica e farina di legno per l'utilizzo nel settore edile, e la Manifattura Ariete srl, produttrice di lana per materassi che ha scelto di specializzarsi nella produzione di un isolante termoacustico naturale in lana di pecora, utilizzato in edilizia per mantenere i livelli di temperatura e umidità e favorire il risparmio energetico.
Due progetti simili che hanno trovato uno sbocco comune nel settore edile e sono stati presentati insieme dai due titolari in un incontro dove hanno sottolineato come la crisi economica in cui è precipitata la Valle Seriana li abbia indotti a riconvertire l'azienda in un'attività nuova ponendo a frutto l'esperienza maturata e la tecnologia acquisita nel tempo, messe a servizio delle nuove produzioni.
La Nastrival, nata nel 1990, ha prodotto pizzi e merletti fino a che, a causa della contrazione del mercato del tessile che ha comportato un crollo del fatturato del 70% negli ultimi due anni, si è vista costretta a rivedere la linea di produzione riducendo l'attività nel tessile per orientarsi verso l'edilizia e l'arredo urbano.
La nuova attività consiste nella produzione di profilati estrusi di varia forma e prestazioni che spaziano dalle pavimentazioni ai rivestimenti di tetti, all'arredo urbano con panchine e vasi, ma anche pannelli termoisolanti e fonoassorbenti per il contenimento energetico.
«La nostra nuova attività a cui stavamo pensando da più di un anno si è concretizzata negli ultimi mesi con l'acquisto di un macchinario che ha permesso l'installazione di una linea di estrusione - spiega Angelo Anesa, amministratore dell'azienda di cui è titolare assieme alla moglie Miriam Lanfranchi e ai figli Fabio e Andrea -. La nostra iniziativa ha richiesto un investimento di diversi milioni ed ha avuto il sostegno finanziario della Regione Lombardia con un contributo per l'abbattimento degli interessi del leasing. Con la nuova attività gli attuali sette dipendenti potranno diventare molti di più con nuove assunzioni».
La Manifattura Ariete, che ha sede nella storica via Opifici, a Gandino, è attiva dal 1965 nel settore tradizionale della lavorazione della lana nel tessile, comparto che da tempo è in sofferenza ma che ultimamente ha avuto un vero e proprio tracollo.
Claudio Pasini si è rimboccato le maniche cercando nuovi impieghi della materia prima alla base della lavorazione tradizionale (che pure continua, sia pure a ritmo ridotto, con la produzione di materassi), trovando nella Nastrival un partner per realizzare le nuove soluzioni tecniche oltre a una risposta alla necessità di realizzare in zona la filiera produttiva.
Il prodotto, spiega l'imprenditore di Gandino, «è un isolante termoacustico naturale ottenuto utilizzando esclusivamente lana di pecora; mediante un'azione meccanica di "agugliatura" si ottiene un materassino dello spessore di 5 centimetri utilizzabile come isolante». E con questa nuova attività la Manifattura Ariete, che ai tempi d'oro contava fino a 38 dipendenti, scesi ora ad una dozzina, punta ad un consolidamento dell'occupazione.
 

Autore: 

Franco Irranca

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