In Val Gandino il ricordo di Mimma e le donne resistenti

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24/04/2014
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La nuova illuminazione dedicata ai Caduti al cimitero di Gandino

Resistenza al femminile e luci tricolori. Non ci sono soltanto le tradizionali celebrazioni commemorative nei programmi che la Val Gandino dedica quest’anno alla Liberazione. Domani alle 21 un primo appuntamento, organizzato dall’Anpi Val Gandino sezione Bepi Lanfranchi è in programma a Casnigo, dove al Teatro Fratellanza verrà proposto il monologo a due voci «La tredicesima ora». Il dialogo teatrale proporrà l’intenso ricordo di Cornelia «Mimma» Quarti, partigiana e scienziata, grazie a Michele Fiore e Mauro Lena, con la collaborazione di Irene Marinelli e Gloria Foresti. Cornelia Quarti, poco più che ventenne ai tempi della Resistenza (morta nel 1984), era una combattente antifascista, nota come Mimma.

La figura di Mimma
Nata ad Albino nel 1923 organizzò soprattutto la diffusione della stampa clandestina. Per questo fu a stretto contatto con alti esponenti della Resistenza come Parri, Pertini, Valiani e Lombardi. Dopo la Liberazione si laureò in Medicina a Milano, perfezionandosi in Neuropsichiatria a Parigi, ove rimase poi per tutta la vita. Nella capitale francese ottenne la libera docenza universitaria e l’alto riconoscimento della Legion d’Onore per meriti scientifici. Morì a Parigi ed è sepolta a Scanzorosciate.

Peia, resistenza al femminile
Un secondo appuntamento, sabato alle 16, è in programma a Peia, dove Anpi Val Gandino e Comune propongono, alla biblioteca Marinoni, la conferenza «Le donne della Resistenza» cui interverrà Simona Cantoni dell’Istituto bergamasco di storia della Resistenza e dell’età contemporanea.

A Gandino
Domani, saranno i ragazzi della scuola primaria con canti e riflessioni ad animare le cerimonie ufficiali del mattino, che comprendono anche le frazioni di Barzizza e Cirano. In questi giorni sono stati completati i lavori che hanno dotato di una nuova illuminazione l’area commemorativa in fregio al cimitero comunale, che presenta verso la strada provinciale un pezzo d’artiglieria. All’iniziativa, che offre una suggestiva visione tricolore nelle ore notturne, hanno contribuito la famiglia del compianto Luigi Caccia, il Comune, il gruppo alpini, la sezione fanti e la ditta Mega Electra di Spampatti che ha provveduto agli aspetti tecnici della posa.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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