In Posta con un coltello e il passamontagna. Lo inseguono ma fugge

Raid in pochi istanti e in pieno centro
Un pensionato ha cercato di fermare il rapinatore che forse era arrivato poco prima in pullman
Magro il bottino: solo 200 euro nonostante fosse giorno di pensioni

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05/06/2014
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I carabinieri alle Poste di Gandino, prese di mira ieri da un rapinatore

Questione di istanti: quelli necessari per razziare pochi euro dai cassetti dello sportello vicino all’ingresso oppure quelli per cui il rapinatore ha evitato di essere arrestato. Ha avuto una dinamica molto veloce la rapina verificatasi ieri attorno alle 9 alle Poste di Gandino.
A quell’ora nell’ufficio c’erano tre impiegate, altrettanti portalettere intenti a smistare la corrispondenza e cinque o sei clienti. Un uomo tarchiato e di bassa statura (secondo alcune testimonianze, di colore) è entrato di corsa nell’ufficio, con il volto travisato da un passamontagna.

Sulla soglia ha incrociato un pensionato di origine milanese che ha casa a Barzizza. Questi ha dovuto lasciar passare l’uomo, ma pensando si trattasse semplicemente di un maleducato che andava di fretta, è tornato sui suoi passi per chiedere spiegazioni. Si è invece accorto che il malvivente si era fiondato oltre il bancone degli impiegate, intimando a una di esse di consegnare il denaro, mostrando un coltello da cucina. Il pensionato è allora uscito in strada, ed essendo sprovvisto di cellulare ha chiesto al titolare del distributore di carburante poco lontano di allertare le forze dell’ordine. In quel momento il rapinatore, che aveva arraffato velocemente quanto possibile, è uscito dall’ufficio ed è scappato in direzione della vecchia stazione autolinee. Per poche decine di metri il pensionato ha tentato l’inseguimento a piedi, ma l’uomo, ancora con il passamontagna, si è dileguato.

Sul posto in pochi attimi è arrivato il comandante della locale stazione carabinieri, luogotenente Giovanni Mattarello, coadiuvato da altri militari della caserma (distante poche centinaia di metri dall’ufficio postale) anche nelle ricerche a piedi. Immediati, ma senza esito, pure i posti di blocco attivati lungo le principali strade della valle. Magro il bottino, nonostante si trattasse di una giornata in cui vengono riscosse le pensioni: poco più di 200 euro. Grande spavento per l’impiegata minacciata e per quanti si trovavano nell’ufficio in attesa del proprio turno. Per raccogliere testimonianze e indizi utili sono intervenuti anche gli uomini del nucleo operativo dei carabinieri di Clusone.

Non è escluso che il rapinatore possa risiedere in zona oppure sia giunto a Gandino in pullman, considerando che la fermata è situata esattamente davanti all’ufficio postale. Utili alle indagini potranno risultare le immagini della videosorveglianza installate nell’area e i riscontri con precedenti episodi in zona.
A Gandino non si erano mai registrati assalti analoghi alle Poste, come invece era accaduto a Leffe nell’agosto 2012, con modalità molto simili. Nel 2011 era toccato a Casnigo, mentre nel dicembre 2010 a essere preso di mira per due volte era stato l’ufficio di Cazzano Sant’Andrea.

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