In Commissione edilizia consulti gratis con l'avvocato

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Data pubblicazione: 

10/10/2007
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Una veduta aerea di Gandino
Avvocato, sì o no? La richiesta del gruppo di maggioranza «Insieme per Gandino, Cirano e Barzizza» di inserire tra i tecnici della Commissione edilizia un legale, ha tenuto banco nell'ultima seduta del Consiglio comunale di Gandino.
In esame la modifica al regolamento edilizio e l'istituzione di una Commissione del paesaggio, prevista per legge. La Commissione edilizia facoltativa, già operativa durante la precedente Amministrazione, assorbirà anche le funzioni di Commissione del paesaggio. «L'idea fondamentale è quella per cui una commissione non obbligatoria – ha spiegato il sindaco Gustavo Maccari – viene ad assumere una funzione che è obbligatoria. Da questo momento in poi, quindi, la commissione sarà denominata Commissione edilizia e del paesaggio».
Dalla Lega Nord, il consigliere Antonio Savoldelli ha criticato la possibilità di inserire tra i tecnici anche un avvocato: «Visto che la commissione deve avere soprattutto competenza tecnica, non capiamo perché inserire un avvocato che non è un tecnico in ambito edilizio». Per il sindaco invece «la possibilità di nominare un avvocato tra i tecnici che fanno parte della commissione, la quale resta comunque una possibilità e non un obbligo, è stata inserita per poter usufruire in modo sistematico e anche gratuito di un consulto tecnico per quanto riguarda leggi e norme, che sono fra gli argomenti principali di discussione durante le sedute della commissione». La modifica al regolamento è stata votata a maggioranza, con il voto contrario dell'opposizione.
I consiglieri hanno poi discusso la ricognizione degli equilibri di bilancio. Il vicesindaco Roberto Colombi ha esposto la situazione delle entrate, minori rispetto alle stime: quelle sugli oneri di urbanizzazione sono state pari a 180.000 euro rispetto ai 320.000 euro previsti al momento dell'approvazione del bilancio. Marco Ongaro, della Lega, ha auspicato che «nelle operazioni di bilancio successive si possa tenere conto della continua diminuzione delle entrate dagli oneri di urbanizzazione», che «negli ultimi tre anni sono in continuo calo. Sarebbe opportuna una stima più oculata, magari anche in base alle previsioni dell'Ufficio tecnico, che monitora la situazione da questo punto di vista». Sara Bonazzi, sempre della minoranza, ha suggerito di «chiudere i residui di bilancio degli anni precedenti, per poter utilizzare le cifre accantonate». Quanto al decentramento delle funzioni catastali ai Comuni, la discussione si è incentrata soprattutto sulla possibilità di arrivare a una gestione territoriale, anche grazie alla mediazione della Comunità montana. Marco Ongaro e Sara Bonazzi hanno auspicato «una decisione più autonomista, con una gestione totale da parte del Comune».
Alla fine si è deciso per un decentramento parziale, con la stipula della convenzione con la Comunità montana: decisione approvata a maggioranza, con il no della Lega e la rassicurazione di Francesco Bergamelli del gruppo guidato da Maccari secondo il quale la scelta proposta dall'Amministrazione «permette di effettuare anche in seguito una valutazione e una modifica, nel caso si possa giungere a un coordinamento più organico tra tutti i Comuni».

Autore: 

Claudia Pezzoli

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