«Impegno e rigore» Premio e ricordo per Ivan Moretti

«Un uomo che ha dato tanto alla Valle»: benemerenza alla memoria per il 48enne deceduto in bici in Croazia

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Data pubblicazione: 

04/07/2016
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La consegna della benemerenza al figlio e alla moglie di Moretti

Un applauso interminabile e un commosso abbraccio nel ricordo di un uomo che tanto ha dato alla Val Gandino.
È stata particolarmente intensa a Gandino la cerimonia di assegnazione del premio «Cittadino benemerito» da parte della Pro loco che ha coronato la festa dei S.S. Martiri Patroni. Il riconoscimento, che ogni anno va a cittadini o gruppi che hanno promosso Gandino e le sue bellezze, è stato assegnato (per la prima volta «alla memoria») a Ivan Moretti, geometra di 48 anni investito mortalmente lo scorso anno in Croazia mentre pedalava in sella all’amata bicicletta.
«Abbiamo perso – ha sottolineato il direttivo Pro loco nella motivazione del premio - un esempio raro di dedizione, rigore ed entusiasmo. Ivan sapeva creare un’alchimia unica, che va al di là del tempo e del triste succedersi degli eventi. L’impegno per la Comunità del mais spinato e per le attività didattiche, le intuizioni per la ciaspolata sul Farno, la rassegna teatrale, il raduno delle Panda 4x4, la camminata Sapori di montagna o la Taragna in strada a Cirano sono esempi di uno spirito che resterà riferimento importante». Lorenzo Aresi, presidente della Pro loco, ha consegnato il premio a Luca, primogenito 14enne di Ivan, e alla moglie Enrica, con attimi di commozione che i gandinesi hanno sottolineato con prolungati e calorosi applausi.
La fotografia di Ivan intento a lavorare nel suo campo dominava il palco di piazza Vittorio Veneto, sul quale sono saliti don Luigi Torri e don Alberto Caravina, che prima in basilica e successivamente fra i cittadini sono stati festeggiati rispettivamente per il 60esimo ed il 25esimo di ordinazione sacerdotale. Presenti il parroco, don Innocente Chiodi, il delegato sport e turismo Antonio Rottigni e il nuovo comandante della locale stazione carabinieri, maresciallo Marco Bristot, il vicesindaco Maurizio Masinari ha ricordato come l’impegno per la comunità sia «un prezioso testimone da passare alle nuove generazioni ».
Nel corso della mattinata sono stati ricordati anche il 35° e il 15° di ordinazione del vescovo monsignor Eugenio Coter e di don Andrea Mazzoleni, entrambi curati a Gandino negli ultimi decenni e oggi in Bolivia.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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