Il vescovo di Como rinsalda il legame con Gandino

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Data pubblicazione: 

10/10/2011
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Il vescovo Coletti accolto dai bambini

Una giornata di festa per sancire un legame che affonda nel tempo le proprie radici. Gandino ha accolto ieri il vescovo di Como, monsignor Diego Coletti, giunto in Val Seriana nell'ambito delle celebrazioni che la diocesi lariana ha riservato al beato Papa Innocenzo XI, in coincidenza con il quarto centenario della nascita.
Il pontefice, nato nel 1611, al secolo Benedetto Odescalchi, era figlio di Livio, esponente di una nota famiglia di setaioli comaschi, e di Paola Sofia Castelli, nata a Gandino nel 1577.
«Questo nostro legame – ha ricordato monsignor Coletti – sottolinea una sorta di parentela, ma più in generale ci offre lo spunto per segnalare quanto l'esempio e l'impegno di una mamma possano essere importanti per l'educazione dei figli. Un impegno che dobbiamo condividere in famiglia, ma anche e soprattutto nella comunità. La festa è tale se si allarga la partecipazione, se si aprono gli orizzonti e si condividono motivazioni e responsabilità».
Il vescovo ha concelebrato con il prevosto di Gandino don Innocente Chiodi, il parroco di Leffe don Giuseppe Belotti e monsignor Angelo Riva, che a Como è vicario episcopale per la cultura. Con loro anche don Alessandro Angioletti, vicario a Gandino e coordinatore della celebrazione, accompagnati dal coro parrocchiale. Una piccola folla ha salutato monsignor Coletti sul sagrato, prima dell'ingresso in basilica dove è esposta, su un altare laterale, una raccolta di documenti e oggetti su Innocenzo XI. Fra essi un reliquiario, dono di monsignor Francesco Ghilardi, e un ritratto custodito nel vicino museo.
«L'anno innocenziano proclamato dalla diocesi lariana – ha sottolineato il prevosto di Gandino – coincide con le celebrazioni che abbiamo avviato per il centenario della concessione del titolo di basilica alla nostra chiesa. Un motivo in più per festeggiare». Quella di Gandino fu la prima chiesa della Bergamasca a ottenere il titolo di basilica, in forza del decreto firmato il 18 giugno 1911 da Papa Pio X. Nel ringraziare i gandinesi per la calorosa accoglienza, monsignor Coletti ha auspicato per un futuro molto prossimo «un'analoga visita di gandinesi e bergamaschi a Como, magari in virtù del fatto che la cattedrale di Como è dedicata, come la basilica di Gandino, a Santa Maria Assunta».
La mattinata si è conclusa in piazza Vittorio Veneto, davanti al municipio, dove monsignor Coletti è stato salutato dal sindaco Gustavo Maccari, che ha ricordato «il filo tessile e umano» che lega Gandino alla diocesi comasca. Maccari ha offerto a monsignor Coletti una «camicia scarlatta», facente parte della tiratura limitata realizzata a Gandino per il 150° dell'Unità d'Italia. Non è mancato un tocco di tipicità per le coincidenti iniziative dedicate a Gandino al Mais spinato e alle specialità gastronomiche. Il presidente della Pro loco, Lorenzo Aresi, ha offerto al vescovo una selezione di prodotti tipici.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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