Monsignor Luigi lascia le Repubbliche balticheOriginario di Gandino, dal 1999 ha già servito la diplomazia vaticana prima ad Haiti poi a Cuba
Da due nazioni dell’America Centrale a tre nazioni dell’Europa del Nord con ritorno in una nazione del Nordamerica. Quarta destinazione nella diplomazia vaticana per l’arcivescovo Luigi Bonazzi, 65 anni, nativo di Gandino, attualmente nunzio apostolico nei Paesi Baltici (Lituania, Lettonia, Estonia). Ieri, Papa Francesco lo ha nominato nuovo nunzio apostolico in Canada. Succede allo spagnolo Pedro Lopez Quintana, che ha presentato le dimissioni nel settembre scorso.
«Tutta la comunità di Gandino esprime la sua grande gioia per il nuovo servizio affidato a un figlio di questa terra — sottolinea don Innocente Chiodi, parroco di Gandino —. Monsignor Bonazzi è sempre rimasto legato al paese nativo, è una persona molto preparata, generosa e umile. Gli formuliamo i più fervidi auguri di ogni bene per la sua nuova missione nella nazione del Nord America». Monsignor Luigi Bonazzi è nato il 19 giugno 1948. Ordinato sacerdote il 30 giugno 1973, è licenziato in Sacra Teologia e laureato in Psicologia e in Scienze dell’educazione. Nel 1977 inizia gli studi nella Pontificia Accademia ecclesiastica, dove si formano i diplomatici della Santa Sede. Contemporaneamente aiuta il Centro internazionale dei Focolarini nella capitale. Al termine degli studi, viene inviato come addetto alla nunziatura apostolica in Camerun (1980-83), poi a Trinidad (1983-86) e infine a Malta (1986- 89).
Quindi viene nominato uditore presso la nunziatura apostolica di Spagna (1991-94) e successivamente consigliere nella nunziatura apostolica negli Stati Uniti (1994-96), in Italia (1996-99) e infine in Canada, nel 1999, per pochi mesi. Il 19 giugno dello stesso anno viene nominato arcivescovo titolare di Atella e nunzio apostolico ad Haiti, ricevendo la consacrazione episcopale nella Cattedrale di Bergamo il 26 agosto successivo durante una Concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Angelo Sodano, allora segretario di Stato vaticano. Il 30 marzo 2004 monsignor Bonazzi viene scelto come nuovo nunzio apostolico a Cuba, dove è chiamato, dopo il disgelo governativo verso la Santa Sede, anche a ricostruire l’esangue Chiesa locale dopo cinquant’anni di politica antiecclesiastica del regime di Fidel Castro
Il 14 marzo 2006 passa nell’Europa del Nord con la nomina sia di nunzio apostolico in Lituania e in Estonia, sia, il 25 marzo successivo, anche di nunzio in Lettonia, nazioni che stavano ricostruendo le loro Chiese perseguitate e che nel 1990 avevano riacquistato l’indipendenza dopo la loro forzata annessione all’Unione Sovietica nel 1939, con il cinico «Patto di non aggressione» stipulato fra Molotov e von Ribbentrop, rispettivamente ministri degli Esteri di Stalin e Hitler. Ieri la nomina a nunzio apostolico in Canada, la cui nunziatura ha sede nella capitale federale Ottawa. Lì già si trova da oltre due anni, come consigliere di nunziatura, il bergamasco monsignor Maurizio Bravi, nativo di San Gervasio.
Il Canada ha una superficie estesa quasi quanto l’Europa (9.984.670 kmq), ma con una popolazione di soli 34 milioni di abitanti (3,4 abitanti per kmq) a causa delle vaste regioni a clima rigidissimo e coperte da un vasto manto forestale. Il 44% della popolazione professa la religione cattolica. La Chiesa canadese è molto vivace e radicata sia nelle metropoli, sia nei territori boschivi pressoché disabitati del Nord. Attualmente, la nazione canadese conta 71 circoscrizioni ecclesiastiche (18 arcidiocesi, 45 diocesi e 8 eparchie di rito greco cattolico ucraino, caldeo, maronita e slovacco). Tre i cardinali canadesi viventi: Thomas Collins, arcivescovo di Toronto; Jean Claude Turcotte, arcivescovo emerito di Montreal; il teologo Marc Ouellet, già arcivescovo di Quebec e attuale prefetto della Congregazione per i vescovi. «Ho incontrato Papa Francesco lo scorso 7 ottobre – ha confermato monsignor Bonazzi – ed abbiamo parlato della nuova destinazione. Il mio lavoro nelle Repubbliche Baltiche, avviato nel 2009, è sostanzialmente compiuto ed è stato caratterizzato da un sostanziale rinnovamento dell’episcopato locale, attraverso la nomina di nuovi vescovi nella stragrande maggioranza delle diocesi in Lituania e Lettonia. Sono felice per la nuova tappa che questa nomina apre.
Il Canada è un paese economicamente sviluppato, con un buon livello del tenore di vita per molta parte della popolazione. La fede, qui come altrove, ha subito i contraccolpi della secolarizzazione, di una mentalità materialista e consumista. La scommessa è recuperare una sorta di “nostalgia del Divino”, per far sì che cristiani impegnati possano trasmettere a loro volta i valori di Cristo. Compito del Nunzio è essere presenza viva del carisma del Papa, centro dell’unità della Chiesa, nella carità e nella verità.
La storia di ciascun Paese dà poi un colore a questa missione, e il mio impegno sarà quello di mostrare l’amore del Papa per la Chiesa».