Il «serpente» Brusaporto è letale per la Gandinese

Gli ospiti mordono i padroni di casa nelle poche occasioni concesseVantaggio locale con Ceranto, poi Bertoli e Marcandalli ribaltano

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Data pubblicazione: 

10/09/2012
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Il Brusaporto che ieri ha vinto a Gandino dopo essere passato in svantaggio

GANDINESE 1
BRUSAPORTO 2

RETI: 41’ pt Ceranto, 18’ st Bertoli, 27’ st Marcandalli rig.
GANDINESE (4-4-1-1): Bogazzi; Savoldelli, Morstabilini, Adami, Bergamelli; Biava (11’ st N. Baratelli), Piccinini, Maffeis, Parolini; Ceranto (22’ st Mi. Bazzana); Carrara (19’ st Ma. Bazzana). All. Radici.
BRUSAPORTO (4-3-3): Claris; Radaelli, Crippa, Sutto, Curri; Fogaroli, Gaio (6’ st Sora), Bertoli; Bassani, Marcandalli (40’ st Mondini), Baratelli (33’ st Tiralongo). All. Di Costanzo.
ARBITRO: Fusar Poli di Milano.

Da pronostico la sfida dei Baratelli se la aggiudica Enrico, con Nicola (e la baby Gandinese) che si prendono una lezioncina utile in prospettiva: guai a sonnecchiare con avversari di livello, bastano due attimi per rovinare quanto di buono fatto un intero pomeriggio. Sì, perché Gandinese–Brusaporto, che è stata la sfida fra i Baratelli brothers, se la aggiudicano gli ospiti, letali come serpenti a sonagli nell’approfittare al massimo delle (rare) amnesie altrui.
La prima al 18’ della ripresa, sugli sviluppi di un corner da destra: pennellata di Sora, Bertoli salta solo soletto nel cuore dell’area di testa fa 1-1. La seconda nove minuti dopo: leggerezza in fase di disimpegno, mani in area di Adami e dal dischetto Marcandalli non si fa pregare per mettere palla di qua e portiere di là. A dirla tutta, prima e dopo, più in palla hanno dato l’impressione di essere i padroni di casa (sette «regole» in campo dall’inizio), passati a condurre con una gemma su punizione di Ceranto (’94) in una prima frazione in cui avevano concesso briciole. Un’illusione per com’è finita, con soddisfazione platonica di avere pareggiato il conto delle palle-gol (4-4) e quello dei corner (5-5).
Dopo l’en plein di Coppa Italia, per il «Brusa» ecco tre punti pesanti che confermano che può essere l’anno giusto per l’Eccellenza (la scorsa stagione qui persero 2-0), ma le potenzialità della corazzata gialloblù sono altre.
Nella prima frazione poco movimento senza palla e altrettante alternative al lancio lungo per Marcandalli. Meglio nella ripresa, in cui Fogaroli ha centrato un legno dai 25 metri (18’).

Autore: 

LUCA PERSICO

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