Il Serio e la Bolivia nello stemma del vescovo Coter

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Data pubblicazione: 

07/04/2013
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Lo stemma

La protezione di Maria Santissima, il sole di San Bernardino patrono di Semonte, il Serio e il fiume Beni in Bolivia.
Èun dialogo fra la terra di Bergamo e quella andina di missione lo stemma vescovile creato per monsignor Eugenio Coter in vista dell’ordinazione episcopale. Il rito è in programma il prossimo 24 aprile a Rivealta, capoluogo del vicariato apostolico del Pando, dove presterà la propria opera, ai confini della foresta amazzonica. Con una tradizione che risale a molti secoli fa, ogni vescovo sceglie uno stemma che attraverso alcuni segni vuole essere distintivo della persona e del suo ministero. Lo stemma è composto dal motto, dallo scudo e da alcuni altri elementi simbolici.
Il motto scelto dal neo vescovo bergamasco, nativo di Semonte e attivo da oltre vent’anni a Cochabamba in Bolivia, è in lingua spagnola: «Su misericordia llega a sus fieles» (la Sua misericordia arriva ai suoi fedeli). È l’esclamazione di Maria nel Magnificat. «Con queste parole – spiega il testo che correda lo stemma – intende significare che la pienezza del sacerdozio che egli riceve è unicamente un dono di misericordia del Signore» e diventa una chiamata «ad annunciare a tutti il Dio della misericordia ».
Nello scudo compare, in alto, un sole, raffigurato secondo l’immagine che risale a San Bernardino da Siena, patrono della parrocchia di Semonte, dove don Eugenio è stato battezzato. San Bernardino lasciava questa immagine come simbolo in tutte le città e i luoghi in cui si recava a predicare. Sul lato opposto al sole c’è la stella ad otto punte, simbolo della Madonna, sotto la quale ci sono due fiumi, a ricordare i grandi fiumi della regione di Pando e il «piccolo» Serio della nostra valle, dove don Eugenio ha prestato servizio anche come curato di Gandino, dopo essere stato da prete novello a Grassobbio. Sotto il sole, un albero di noce brasiliana a richiamare (come il fiume) la comunità cristiana del vicariato apostolico. Comunità che riceve i raggi benefici del sole che è Cristo, ed è collocata sotto la protezione di Maria Santissima. Monsignor Coter ha visitato nei giorni scorsi Riveralta e la regione del Pando che ha un’estensione pari al Nord Italia, con 210.000 abitanti in 6 parrocchie.
Fervono intanto i preparativi per il rito in Bolivia, dove ci sarà una rappresentanza ufficiale della Diocesi di Bergamo, guidata probabilmente dal vicario generale monsignor Davide Pelucchi. Gruppi in partenza anche dalla Val Seriana: una corposa delegazione con parenti e amici partirà da Semonte, mentre un altro gruppo si è formato a Gandino.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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