La veste donata alla parrocchia da una famiglia del paese.Pellegrini da tutta la provincia bergamasca per visitare l' abito del santo.
Il paese di Gandino è in preda ad un irrefrenabile entusiasmo: da lunedì scorso fino a domenica, infatti, nella chiesa della parrocchia è in ostensione per i fedeli il saio appartenuto a San Padre Pio da Pietralcina.
Gli abitanti del luogo e tutti i fedeli della provincia hanno risposto in modo entusiastico all'evento, presentandosi in massa ad adorare la sacra reliquia.
Numerosi flussi di persone hanno affollato la Basilica di San- ta Maria Assunta in questi giorni, e si prevede un'adesione ancora maggiore nel fine settimana.
Il saio che oggi è esposto si trovava a Gandino dal natale del lontano 1941, quando fu donato ad una famiglia del paese (che preferisce mantenere il riserbo) da una figura vicinissima al santo, Padre Ignazio da lelsi, francescano minimo e cappuccino divenuto guardiano del convento di Pietralcina nel 1920, in segno di ringraziamento per la generosità mostrata nei suoi confronti in svariate occasioni. La stessa famiglia gandinese aveva avuto in precedenza contatto con Padre Pio, con cui era in ottimi rapporti ed a cui era fedelmente devota. L'omaggio fu perciò custodito con estrema attenzione, e solo qualche lembo di vestito fu tagliato, previa autorizzazione, per essere di conforto ad ammalati e moribondi. Nel corso di quest'anno, poi, la famiglia ha deciso di donare alla parrocchia il saio, che dopo numerosi ed accurati esami da parte della curia è risultato autentico, dissipando così ogni potenziale dubbio. Infine grazie alla consulenza del reliquiarista diocesano, don Giampietro Masseroli, si è deciso di predisporre un'apposita teca all'interno della sacrestia della chiesa, all'interno del quale il saio sarà sempre visibile e potrà essere esposto nell'edificio sacro per particolari celebrazioni.
Il fatto che sia stata attestata inequivocabilmente la veridicita della reliquia ha decisamente spronato i fedeli a recarsi alla Basilica per pregare, venerare ed invocarsi ad un santo controverso, che ha compiuto un'infinità di miracoli sia durante la sua vita di sofferenza che dopo la morte, non tutti però riconosciuti dalla chiesa.
Le celebrazioni che hanno accompagnato l'esposizione sono state numerose ed accorate, ed il saio rimarrà visibile all'interno della Basilica di Santa Maria Assunta fino alla messa domenicale delle 18, dopo la quale la santa reliquia sarà riposta in sacrestia.
Sarà comunque possibile per qualunque gruppo organizzato di fedeli visitare e venerare il reperto su prenotazione, effettuata chiamando il numero della parrocchia: 035-745425.
Parola ai fedeli: «Orgogliosi del saio»
La presenza del saio di Padre Pio nella Basilica di Santa Maria Assunta ha creato un sincero entusiasmo fra gli abitanti di Gandino e più in generale in tutta la Bergamasca.
Una mole imponente di persone si è recata in venerazione alla reliquia del santo ed è sufficiente fermarsi all'esterno della chiesa per osservare un'inesauribile frotta di pellegrini che viene e che va. Anziani, giovani e bambini, uniti dalla fede, hanno assiepato la Basilica in questi giorni.
«È emozionante trovarsi al cospetto del saio indossato da Padre Pio» mi dicono Sofia, Livia e Nicole Capitanio «per la figura che è stata all'interno della chiesa cattolica e per tutti i miracoli che ha compiuto. Pensi che una nostra parente, molto devota nei confronti del santo di Pietralcina, è guarita miracolosamente da un tumore che i medici avevano diagnosticato come mortale». «È sicuramente un evento di grande rilevanza - continua Mario Guerini - Perché penso che l'ostensione non sia importante solo per i fedeli, ma per tutti. D'altronde qui nella zona Padre Pio è una figura che viene sentita nel profondo».
Per saperne di più su come ì gandinesi hanno reagito alla presenza del saio ci rechiamo da Silvio Tomasini, rettore dl museo della basilica ed uno degli artefici di questo avvenimento. «La presenza di pellegrini è stata imponente - ci spiega - e Gandino è orgogliosa di consentire a tutta questa gente di venerare la reliquia. Non ci sono stati molti gruppi organizzati, ma la gente è affluita in maniera quasi spontanea da tutta la Bergamasca, singolarmente o con famiglia: in quattro giorni sono stati distribuiti più di duemila santini con l'immagine di Padre Pio. Nemmeno noi ci saremmo mai aspettati una devozione così forte e profonda». E, scendendo più nel dettaglio, afferma: «Padre Pio è forse il più grande santo del nostro tempo, ma la sua figura è ostica, ascetica e legata alla sofferenza. Forse per questo la gente lo sente così vicino a sé, perché è in grado di capire cosa significa veramente il dolore, anche quello quotidiano».
(Pa.Ma.)