Il Pedrengo non è infallibile

Dopo sei vittorie di fila la capolista bloccata sul pareggio dalla Gandinese

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Data pubblicazione: 

20/10/2008
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ROBERTO PELLEGRIS Il bomber, 24 anni, del Pedrengo la scorsa stagione giocava nell’AlzanoCene

PEDRENGO 1
GANDINESE 1

RETI: 5' pt Pellegris, 29' pt Masserini.
PEDRENGO (4-3-1-2): Pesenti; Tomaselli, C. Marchesi, Locatelli, Alberti; Vanoncini, Carsana (28' st Valenti), M. Marchesi (20' st Vitali); Valli (20' st Nicoli); Gambirasio, Pellegris. All. Lugnan.
GANDINESE (4-2-3-1): Gusmini; Pezzoli (11' st Botta), Morstabilini, Salvi, Suardi; Borlini, Terzi (11' st Morotti); Baratelli (37' st Biava), Bazzana, Masserini; Filosofi. All. Radici.
ARBITRO: Gentile di Lodi 6,5.

PEDRENGO La notizia è che il Pedrengo non vince e tutto sommato non ci sarebbe nulla di male, considerando quel che la capolista ha fatto sin qui (sei successi in sei giornate): però la giornata insipida vissuta della squadra rossoblù stride con le sue credenziali e al tempo stesso esalta la buona prestazione della Gandinese, che il suo punto se l'è strameritato e anzi, nel finale, è andata vicina a centrare persino il colpaccio.
I ragazzi di Roberto Radici hanno lottato palla su palla, metro su metro, al cospetto di un avversario che per potenziale tecnico e posizione di graduatoria avrebbe dovuto sovrastarli: hanno leggermente sobbalzato in avvio, quando il solito gol del solito Pellegris pareva destinato a scrivere il solito copione, ma pian piano hanno gettato via pudori e timore reverenziale, entrando in partita e lì rimanendovi sino al 90'. I rossoneri hanno pareggiato alla mezz'ora e per tutti i minuti successivi hanno tenuto degnamente testa al Pedrengo, che ovviamente ha ripreso in mano il bandolo della matassa senza però riuscire a sbrogliarla. Mister Lugnan, a metà ripresa, ha giocato il tutto per tutto immettendo anche la terza punta (Vitali), ma sull'altro fronte i baldanzosi ospiti, mutando più volte in corsa l'assetto di gioco, hanno tenuto bene e spesso punto con rapidi rovesciamenti di fronte. E più passavano i minuti, più i locali perdevano sicurezza; più ci si avvicinava allo scadere, più gli ospiti acquisivano disinvoltura, intravedendo la possibilità di strappare quel risultato positivo che nessuno, prima di loro, era ancora riuscito a cogliere contro il Pedrengo di questo avvio di campionato.
Il che è effettivamente accaduto, cancellando l'infelice avvio di partita della compagine di Gandino: dopo 30” un lungo lancio dalle retrovie (schema più volte cercato dai locali, per il resto abbastanza a corto di idee) ha innescato lo scatto di Pellegris, che ha però finito con lo strozzare il tiro. Molto più preciso ed efficace quello piazzato dal bomber al 5': palla fra le gambe di Gusmini e 1-0. Sembrava il preludio al consueto monologo, forse l'hanno pensato anche i giocatori di casa che si sono un po' seduti dando spazio alle velleità di rimonta della Gandinese: la quale c'ha creduto, c'ha provato e ci è riuscita al 29', quando Filosofi ha stoppato il pallone al limite dell'area per il tiro di prima intenzione scagliato da Masserini, preciso il giusto per fissare il pareggio. E non solo: al 39' Baratelli s'è fiondato in verticale e col sinistro ha esploso una sassata andata a scheggiare la base del palo, mentre al 41' un cross di Alberti ha trovato Pellegris pronto al colpo di testa, con palla messa però sopra la traversa.
Nella ripresa, il possesso palla del Pedrengo ha dato pochi frutti: da ricordare un buon duetto Pellegris-Gambirasio sfociato nel tiro impreciso del ‘Chino' (11') e il corner di Carsana che ha acceso una piccola mischia sventata dall'intervento in tuffo di Gusmini (17'). Molto più insidiose le fiammate piazzate dai rossoneri negli spazi apertisi durante l'ultimo quarto d'ora: Masserini più volte ha portato scompiglio, calciando però su Pesenti al 28' e sopra la traversa dopo un gran numero al 46'.
 

Autore: 

Gigi Di Cio

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