Il museo di Gandino? Tutto in una guida

Realizzato dagli alunni di 5ª della scuola primaria di Cazzano

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Data pubblicazione: 

17/04/2007
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Un museo vivo... e vivace. Nell'ambito delle attività legate a Cartolandia 2006-2007 merita una segnalazione particolare il lavoro svolto in questi mesi dai ragazzi della classe quinta della scuola primaria di Cazzano Sant'Andrea, guidati dall'insegnante Italia Ius.
Gli alunni della scuola hanno iniziato l'anno scolastico con una gita d'istruzione «a corto raggio», raggiungendo il Museo della Basilica di Gandino, che conserva tesori artistici di inestimabile pregio e valore. Una visita che i ragazzi hanno vissuto con particolare interesse, aiutati in questo dalla disponibilità dei volontari del Gruppo Amici del museo. Il lavoro in classe, prolungatosi per un lungo periodo, è consistito nel fissare tutti i ricordi e le nozioni apprese in museo in un modo attuale e didatticamente importante. I ragazzi hanno infatti realizzato una piccola guida interattiva con il computer, presentandola in una veste grafica gradevole e soprattutto facendo in modo che potesse viaggiare via e-mail nel mondo virtuale, facendo conoscere ovunque il museo di Gandino, a cominciare dalle proprie famiglie.
I ragazzi di Cazzano hanno «saccheggiato» il sito Internet del museo, riportando immagini e notizie dettagliate, ma hanno anche aggiunto commenti propri a quanto hanno ammirato durante la visita. Ecco allora lo stupore per un museo «vivo», perchè, come spiega l'introduzione della presentazione, «quando ci sono feste importanti come la Pasqua, il Natale e altre feste dell'anno liturgico, gli oggetti che contiene vengono spostati alla Basilica dove vengono utilizzati e dalla Basilica, quando finisce la festa, vengono rimessi al museo».
Non mancano nella guida annotazioni riguardo alle preziose croci astili, «quelle portate in processione dai chierichetti», al velluto rosso cremisi dei ricchi piviali (creato con il colore ricavato da un raro mollusco) oppure agli antifonari di Guido d'Arezzo, inventore del rigo musicale che (ispirandosi all'Inno di San Giovanni) diede il nome alle sette note.
Una copia del lavoro svolto è stata consegnata anche al rettore del Museo della Basilica di Gandino, Silvio Tomasini, che ha molto apprezzato l'iniziativa: «La scuola di Cazzano ha avviato un'attività semplice e per questo efficace, che ha portato l'entusiasmo dei bambini in un museo, luogo a torto ritenuto polveroso e stantio. Questa iniziativa e altre, come per esempio "Artebus" attualmente in corso, confermano la necessità di legare il più possibile la didattica al territorio e alle sue peculiarità».

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