Il Distretto culturale della Valle Seriana va a caccia di fondi

Lo studio oggi viene presentato alla Fondazione CariploObiettivo: valorizzare il patrimonio di 15 Comuni

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08/03/2010
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Il museo del maglio a Ponte Nossa

Lo studio di fattibilità del Distretto culturale Valle Seriana, dopo l'approvazione all'unanimità (due sole astensioni) di giovedì sera da parte dell'assemblea della Comunità montana Valle Seriana, sarà presentato oggi alla Fondazione Cariplo di Milano che lo esaminerà per una sua definitiva valutazione.
L'approvazione da parte di questo ente, come auspicato, del progetto del Distretto culturale Valle Seriana, metterà in moto una serie di operazioni finanziarie, pari a 8 milioni e 806 mila euro, per la promozione della cultura, dei beni artistici, delle biblioteche, dei musei, dei beni agricoli, delle tradizioni e della storia di ben 15 comuni della Valle Seriana che hanno aderito all'iniziativa. Con tutte le conseguenze positive per l'economia, la diffusione della cultura, la conoscenza della storia e delle tradizioni, l'occupazione, la valorizzazione turistica dei paesi interessati. Le somme di questo intervento saranno ripartite in parti uguali tra i Comuni che aderiscono al Distretto culturale e la Fondazione Cariplo: che elargirà il 50% dell'importo agli enti locali, per i diversi interventi, solo a opera completata. A relazionare all'assemblea comunitaria sull'argomento, è stato l'assessore al turismo Guido Fratta: «L'idea del Distretto culturale – ha esordito – è stata portata avanti dalla Fondazione Cariplo di Milano nel 2007, quando ancora in Valle Seriana vi erano due Comunità montane. Era stata praticamente sviluppata, allora, solo un'area culturale, quella del Polo del Tessile in Val Gandino, che coinvolgeva 5 comuni per un importo di spesa di 5,5 milioni di euro. Nell'autunno dello scorso anno si è insediata la Comunità montana unificata di Valle Seriana e, grazie a una serie di riunioni con i Comuni, la Fondazione del Politecnico, che poi ha curato lo sviluppo del nuovo progetto sulle proposte dei Comuni, la Camera di Commercio e l'Unione industriali di Bergamo, siamo riusciti a creare una nuova area culturale, denominata "Via dei Metalli e delle pietre". Vero filone economico tradizionale, questo, che accomuna praticamente tutti i paesi della valle Seriana, da Valbondione a Nembro».
E così oggi i comuni coinvolti sono saliti da 5 a 15 e i progetti da 6 a 16. «Nel progetto del Distretto culturale – ha continuato Fratta – abbiamo previsto un piano di formazione per futuri imprenditori e operatori culturali e un Piano per le comunicazioni che avrà, nel sito e nell'attività di promozione degli eventi culturali, gli elementi di forza».
«Politicamente – ha poi aggiunto Eli Pedretti, presidente della Comunità montana, che ha ringraziato Fratta per il lavoro svolto – la cabina di regia del Distretto, snella ed efficiente, farà capo a un organo di gestione territoriale, i cui sei membri saranno espressione, ciascuno, di una delle aree culturali in cui si è suddivisa la valle: l'Asta del Serio, l'Altopiano Presolana, la Nossana-Val del Riso, il Medio Serio, la Val Gandino e il Basso Serio. Di essa farà inoltre parte il presidente della Comunità montana un suo delegato».
Gli uffici distrettuali avranno sede ad Albino e saranno gestiti con personale proveniente dalla pianta organica della Comunità montana. Questo consentirà di avere dalla Fondazione Cariplo le risorse economiche per finanziare le consulenze tecniche del Distretto, riferite al responsabile del Patrimonio artistico, a quello del sistema museale e bibliotecario, della comunicazione e marketing.

Autore: 

Enzo Valenti

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