Il Baratelli tuttofare sa anche segnare: «La Gandinese cresce»

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Data pubblicazione: 

11/10/2011
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Enrico Baratelli

Il jolly del calcio provinciale ha colpito ancora, e dice che in prospettiva questa Gandinese può far saltare il banco: «Stiamo crescendo, vogliamo essere protagonisti, io punto a dare il mio contributo arrivando a dieci gol».
Era il sette il numero di maglia di Enrico Baratelli nella trasferta di Lurano, vinta 2-1 con gol di questo 25enne di Leffe che rappresenta il prototipo del giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere in rosa. Sì, perché fatta eccezione per il ruolo di portiere (ma nella vita mai dire mai) in un decennio in maglia rossonera al «Bara» hanno visto fare di tutto. Difensore, centrocampista, attaccante (esterno o centrale non fa differenza) cambiando l'ordine dei ruoli il prodotto non cambia.
Né dall'inizio, né a partita in corso: «Tanto che domenica quasi mi sono annoiato traslocando dalla fascia destra all'attacco solo nei minuti finali – ci ride sopra lui, cugino dell'ex atalantino Paolo Foglio –. Scherzi a parte, per il bene della squadra questo e altro. Felice per la seconda vittoria consecutiva, anche se le prestazioni non sono mai mancate».
Vero, come lo è che in casa Baratelli c'è stato un motivo in più per festeggiare il successo che per la prima volta da inizio anno vale zona playoff e -4 dal primo posto. Per una manciata di minuti, in campo è sceso anche Nicola, il più piccolo della famiglia, carta d'identità che dice classe '94: «Emozione particolare giocare con mio fratello, sta crescendo e in prospettiva può esserci utile – continua Baratelli Sr (prossimo alla laurea in ingegneria gestionale) –. Per adesso respira l'aria di un gruppo granitico che in quest'inizio di stagione sta facendo buon viso alle cattive notizie dall'infermeria. Penso a gente come Vavassori e Masserini, non ancora del tutto recuperati, e che ci daranno una bella mano».
Il «Bara» domenica ci ha invece messo il piede mancino per superare Viganò (assist di Bazzano) sfruttando al meglio la terza occasione di giornata. Gol numero due dall'inizio della stagione, 24 in nove anni in prima squadra dove ha collezionato 188 gettoni di presenza in campionato. Toh, forse esistono ancora le bandiere: «Nel 2012 posso svincolarmi, ma francamente non ho mai pensato di andarmene da qui – continua –: più che al futuro penso però al presente e al nostro prossimo impegno». Che di nome fa Mario Zanconti, fanalino di coda che fra cinque giorni salirà a Gandino per accecare la formazione guidata da Roberto Radici: «Avversario da prendere con le molle, ma a noi servono tre punti per continuare la serie positiva e proseguire la scalata», chiude Baratelli. Con un jolly come lui, fare tris sarà più facile.

Autore: 

Luca Persico

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