Lettere
Sig. Direttore, leggo sul numero del 5 agosto, a pagina 31, l’articolo "In discarica con il Telepass". Premesso che un controllo ci debba essere, in quanto la discarica di Gandino e Cazzano S. Andrea non deve essere di utilizzo di persone di altri paesi, e ciò trova il mio consenso, mi stona la frase "…e in una successiva fase si potrà provvedere alla verifica della quantità e della qualità del materiale conferito, affinché ognuno paghi in maniera più equa".
Non più di qualche anno fa esistevano degli "straccivendoli" che raccoglievano materiale quale ferro, carta, cartone e senza diventare miliardari (oggi come oggi, con l’euro, milionari sarebbe impossibile anche per loro!) mantenevano comunque se stessi e le loro famiglie, raccogliendo e rivendendo. Adesso, mi chiedo se conferendo carta, vetro, cartone e ferro ci sia un guadagno (per chi raccoglie) ed una perdita per chi conferisce. Mi piacerebbe proprio sapere se devo pagare perché c’è un costo o, se devo pagare, se qualcuno ci guadagna.
Non c’è stata una risposta, in tal senso, ai Cittadini da parte dell’Amministrazione Comunale. Senza essere del soloni, né laureati alla Bocconi, senza essere degli Architetti, mi piacerebbe che il mio Comune mi dicesse quanto guadagna o quanto perde dal conferimento in discarica, perché a Casnigo gli elettrodomestici (vedi frigoriferi) qualcuno li smonta (e non si paga il conferimento) e perché a Gandino qualcuno paga qualche decina di euro per lo smaltimento (i soliti pirla, gli altri hanno… le valli a disposizione).
Mi immagino inoltre con quale entusiasmo il Gestore delle piattaforme, che avrà la facoltà di verificare l’identità e la corrispondenza tra schede e possessore delle stesse, faccia tutto ciò, qualora io sia possessore della tessera e mi trovi, facciamo un esempio, in ospedale per qualche giorno, necessitati a casa di smaltire materiale in discarica, sarà sufficiente una delega scritta per mia moglie, mio figlio, sarà necessario esibire lo stato di famiglia, in mancanza del possessore nominativo della tessera?
Le tessere comunque ci saranno e saranno distribuite (e bisognerà fare la fatidica coda o rispettare gli orari). Le bollette, quando si deve pagare, vengono recapitate per posta, le tessere e per le tessere "töcc à pé" (tutti a piedi).
Con un piccolo aumento, insensibile, degli oneri di urbanizzazione delle Immobiliari che ricostruiscono il centro storico di Gandino (a prezzi non politici) oppure ricavando da oneri di urbanizzazioni in aree dismesse vicine a Santuari si poteva ricavare sia il costo della tessera suppletiva (5 euro) sia evitare code per chi, soprattutto gli anziani, avevano diritto magari ad un ritiro a casa propria di quel poco che consumano in termini di "rifiuti".
Oppure, agli anziani verrà promesso ciò, ad un mese dalla prossima campagna elettorale, augurandosi una loro premorienza.
Cordiali saluti.