I problemi...tecnici della Lega

INTERVENTO

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Data pubblicazione: 

18/05/2007
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Gent.mo Direttore,
nonostante io collabori da diverso tempo con il suo stimato giornale, Le scrivo questa volta in veste di lettore.
Volutamente non ho inviato alcuna replica alla lettera pubblicata nei mesi scorsi a firma del segretario della Lega Nord di Gandino, Marco Ongaro, che certo non tesseva lodi della mia persona, della mia correttezza e, ahimè, finiva per coinvolgere anche i miei familiari, cosa di per sé di dubbio gusto, per non dire offensiva. Mi piacerebbe offrirLe lo scoop di una serie di pubblicazioni a firma del sottoscritto riguardanti il compianto padre pittore dello stesso sig. Ongaro, ma non è questo lo scopo della mia missiva.
In queste ultime settimane assistiamo a Gandino (e ovunque) alle “normali” schermaglie relative alla campagna elettorale per le prossime elezioni comunali. Nulla di straordinario e come sempre spetterà ai cittadini la scelta più importante e definitiva.
Mi preme però sottolineare alcune storture evidenti che emergono nella campagna promossa dalla Lega Nord, il partito ancor oggi guidato a Gandino dal signor Ongaro, nonostante per la carica a sindaco sia stata espressa la novità del giovane Mirko Brignoli.
Nella lettera cui all’inizio facevo riferimento (e non solo) che riportava la sigla del partito,  sono stato tacciato di essere il principale ispiratore (“il ministro della propaganda”) di una campagna di stampa tesa a santificare l’attività dell’amministrazione comunale attuale a discapito della correttezza e della deontologia.
Trovo quasi superfluo sottolineare invece che il mio impegno deriva (e deriverà sempre) da una grande passione e dalla consapevolezza di come sia importante supportare l’attività di quanti nella vita civica, sociale, parrocchiale, sportiva rendono un grande servizio al paese e alle sue prospettive di crescita.
Vogliamo paragonare “Civit@s” al “Guerriero”?  Facciamolo pure, così come possiamo fare per tutto il resto e per i relativi “problemi tecnici”.
Il programma che i fratelli Ongaro (c’è anche Giovanni, l’onorevole in pensione) hanno presentato in Municipio ed è affisso all’albo pretorio è di sole 5 righe. E’ un atto ufficiale, non è solo “una bozza” o una pura “formalità” come Brignoli si affretta a spiegare.
Da quella bozza è nato invece un nuovo notiziario “Gandino oggi”, che avrebbe la pretesa di informare con rigore di verità sulle vicende gandinesi. Visto che questa pubblicazione arriva da un pulpito che addita l’altrui agire come “vile propaganda”, mi permetto allora di porre semplici esempi, che possono aiutare nella disamina e nel confronto.
- Perchè la foto di copertina è visibilmente distorta, giusto per mettere in evidenza il supposto “eco mostro” di San Gottardo, reso possibile da uno svincolo di PRG promosso proprio dall’amministrazione di Marco Ongaro?
- Come mai per la bretella del Farno si sparano sentenze (mentre Civitas articola la spiegazione dei fatti) e ci si dimentica che il progettista geom. Re e resp. lavori fu nominato proprio da Ongaro e dalla “sua” Concossola?
- Perchè improvvisamente “le pietre miliari della cultura gandinese” sono i volumi scritti da Pietro Gelmi, il famigerato “Pinochet” avversario di Ongaro alle elezioni del 1993 e additato da sempre dalla Lega come la causa di tutti i mali di Gandino?
- Perchè si pubblica lo scalone “barriera architettonica” della Biblioteca opera dell’Amminstrazione Ongaro e si dimentica l’esistente ascensore realizzato invece dall’amministrazione Maccari?
- Perchè si ricorre al mezzuccio di un evidentissimo fotomontaggio per far credere che l’antenna dei telefonini installata a Cirano si trovi praticamente al centro della Casa di Riposo?
Potremmo continuare per molte altre cose, ma il senso è evidente: se devo prendere lezioni “di comunicazione” (e di educazione) non credo possano arrivare da certi “cattivi maestri”.
Non mi aspetto risposte. Ma pretendo rispetto per la mia persona, la mia famiglia e per il senso di responsabilità e disponibilità che metto in qualsiasi attività.
Un rispetto che a parole tanti militanti leghisti, (che continuano privatamente a dirsi “miei amici”), mi assicurano a parole, ma che nessuno ha avuto il coraggio di scrivere o affermare pubblicamente.
Ma probabilmente si tratta dell’ennesimo “problema tecnico”...

Autore: 

G. Battista Gherardi

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