Gustavo Maccari fa un bilancio dei “primi 19 mesi” di mandato

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Data pubblicazione: 

05/03/2004
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Hanno sempre parlato gli altri adesso parla lui, Gustavo Maccari, sindaco di Gandino che ha presentato in questi giorni in una sala senza opposizioni il bilancio: “Sono trascorsi 19 mesi dal nostro insediamento e credo sia cosa dovuta un consuntivo di quanto fatto in questo periodo. Voglio premettere che non intendo assolutamente piangere come a qualcuno potrebbe far piacere, né intendo fare un’autocelebrazione. Probabilmente le aspettative del 63% della popolazione di Gandino, che ci ha onorato della sua preferenza, erano tali da far loro sperare che noi avremmo cambiato tutto subito. Il desiderio di cambiare era tanto forte che sono state riposte in noi aspettative così grandi che, forse, non siamo riusciti a soddisfare i nostri elettori come forse loro si attendevano. Ciò nonostante credo che il tempo trascorso sia stato comunque caratterizzato da interventi e attività che oltre a rispettare gli impegni assunti hanno anche creato le basi per l’avvio di quella normalizzazione che riporterà il comune di Gandino ad essere un Ente in grado di rispondere ai bisogni della cittadinanza”. E Maccari comincia a togliersi i sassolini dalla scarpa: “Uno dei principali obiettivi di questa amministrazione, dichiarati e perseguiti, è stato quello di dotare il comune di una pianta organica in grado di sopravvivere agli amministratori, in quanto questi ultimi vengono periodicamente cambiati mentre i dipendenti costituiscono un patrimonio per la collettività. E dopo la pianta organica è toccato ai regolamenti: Un comune senza regolamenti non può funzionare, ma un comune con regolamenti obsoleti o inapplicabili perché ormai non più conformi alle norme vigenti, è maggiormente ingovernabile, in quanto demanda ai singoli responsabili l’interpretazione e l’applicazione delle norme: questo era il caso del comune Gandino”. Secondo Maccari anche il settore tributi non funzionava: “La corretta gestione dei tributi è uno dei maggiori doveri di ogni amministrazione: da un lato deve garantire la puntuale riscossione delle entrate e dall’altro assicurare l’equità fiscale ai i suoi cittadini. Era esattamente ciò che non avveniva da anni, tutti ormai siamo a conoscenza che l’unica vera entrata è costituita dall’ICI: ebbene, la gestione della sua riscossione, della liquidazione e degli accertamenti, era stata affidata alla soc. Concossola la quale ha sempre e solo disatteso sia quanto previsto nella convenzione sottoscritta con il comune sia quanto previsto dalle Leggi vigenti, con notevole danno alle casse del Comune. Noi abbiamo ritenuto avviare una attività per la costituzione di archivi informatici con tutti i dati necessari per evitare, in futuro, di importunare i cittadini con richieste di informazioni. La gestione dell’ICI, mediante gara ad evidenza pubblica, è stata affidata alla Bergamo Esattorie spa che in questo momento sta procedendo agli accertamenti previsti dalla Legge e non effettuati da Concossola con grave danno alle casse del Comune. Anche tutti i tributi minori Tarsu, Cosap, affissioni e canoni pubblicità, passi carrali, che sono considerati tali per via del minor gettito, ma che comunque sono estremamente importanti per le casse del comune, erano stati affidati alla Concossola spa, la quale si è sempre limitata ad incassare i soldi dei cittadini che versavano senza attuare un sistema di controllo che le permettesse di conoscere chi era tenuto al pagamento, chi aveva provveduto allo stesso e chi no. Tutto questo ha significato per il comune dover ripartire da zero, con disagi e costi per i cittadini”. Qualche problema anche nel settore opere pubbliche e private: “Questo è il settore che genera il maggior consenso o dissenso anche se, per buona parte, indipendentemente da meriti o colpe dell’ufficio preposto. Per questo settore ritengo utile rappresentare alcuni dati che evidenziano come si sia operato nonostante le difficoltà: non dobbiamo dimenticare che gli addetti all’ufficio tecnico non hanno avuto alcun tipo di consegna da parte dei precedenti operatori (vedi dipendenti di Concossola) 200 pratiche di edilizia privata rilasciate; 53 prese d’atto di manutenzioni ordinarie, 7 pratiche edilizie archiviate, 60 pratiche parzialmente istruite, 26 pratiche da istruire o rivedere, 40 pratiche da rilasciare. Il termine appalti non apparteneva al lessico della precedente amministrazione del comune di Gandino, gli amministratori che ci hanno preceduto ritenevano che l’adozione delle gare d’appalto fosse una forma arcaica e antieconomica per cui preferiva gli affidamenti diretti alla soc. Concessola ciò senza che si verificasse alcuna riduzione d’asta”.

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