«Grazie Gandino: qui sono cresciuto»

L'abbraccio fra la gente e monsignor Zanoli, parroco in partenza. Fra i doni anche un'auto

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14/09/2010
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Doni e abbracci per la partenza di monsignor Emilio Zanoli

Uno spettacolo a più voci, un ritratto a grandezza naturale e celebrazioni cariche di commozione. È stato intenso e partecipato a Gandino il fine settimana di festeggiamenti organizzati dalla comunità parrocchiale per salutare il prevosto monsignor Emilio Zanoli, che dopo 14 anni lascia il paese per diventare parroco di Cologno al Serio, dove farà il suo ingresso ufficiale il prossimo 10 ottobre. A Gandino invece, sabato 25 settembre, arriverà don Innocente Chiodi, attualmente parroco a Pagazzano.
Ad aprire i festeggiamenti è stato lo spettacolo «Formidabili quegli anni», proposto sabato sera nel teatro dell'oratorio: più di tre ore di canti, balli e sketch comici, con sorprese a non finire per monsignor Zanoli, visibilmente emozionato. Hanno portato il loro saluto, fra gli altri, i bambini della materna, la Consulta degli stranieri, i giovani dell'oratorio e, in collegamento dalla Bolivia, l'ex curato don Andrea Mazzoleni. Don Emilio ha passato a pieni voti l'esame da «vero gandinese» e ringraziato a più riprese fra gli applausi e la commozione generali. È stato distribuito anche il numero speciale del bollettino parrocchiale «La Val Gandino»: una sorta di album fotografico, tutto a colori, che ripercorre gli anni vissuti a Gandino.
Intensa anche la giornata di domenica, che si aperta con la Messa celebrata alla Croce del Pizzo Corno. Il presidente del Cai Valgandino ha consegnato al prevosto una targa e si è ripromesso di invitarlo a Gandino per la benedizione della nuova baita di Monte Alto, i cui lavori di ristrutturazione sono in dirittura d'arrivo. Monsignor Zanoli ha poi celebrato nel pomeriggio in basilica la Messa d'addio, circondato dai sacerdoti della parrocchia e del vicariato. «Ho cercato di amarvi e di servirvi secondo la volontà del Signore – ha detto monsignor Zanoli ai gandinesi durante l'omelia – ma è certamente molto di più quello che ho ricevuto dal Signore attraverso voi. Di tutto ciò, quindi, ringrazio il Signore e ringrazio voi: perché è solo grazie alla condivisione della vita comunitaria che sono potuto crescere come cristiano e migliorare come sacerdote e parroco».
Il saluto ufficiale della comunità è stato letto da Andrea Parolini, mentre il rettore del museo Silvio Tomasini ha presentato il ritratto a grandezza naturale di monsignor Zanoli che verrà esposto nel Museo della Basilica. Il quadro è opera del pittore Bepi Rottigni. Accorato e a tratti ironico il saluto finale del curato don Alessandro Angioletti, che ha introdotto la consegna dei doni: una nuova automobile (presentata sul sagrato in «confezione regalo»), un computer e un'offerta per le necessità della nuova casa di monsignor Zanoli a Cologno.
In piazza Vittorio Veneto c'è stato il saluto del sindaco Gustavo Maccari e di una rappresentanza del Consiglio. Il primo cittadino ha ricordato l'impegno di monsignor Zanoli per la ricostruzione dell'oratorio, ultimato nel 2007, e consegnato una targa di benemerenza. Il prevosto ha ricambiato il dono con una serigrafia della Basilica, donata anche al luogotenente Giovanni Mattarello, comandante la locale stazione carabinieri.

 

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