Genitori e oratorio i binari del dialogo per l'integrazione

Pubblicato da: 

|

Data pubblicazione: 

23/01/2011
|

Letture: 

1121
L'incontro di Gandino ha fatto conoscere anche le diverse tradizioni
L'incontro di Gandino ha fatto conoscere anche le diverse tradizioni

Una serata di festa, ma anche un serrato momento di confronto. Le parrocchie del vicariato della Valle Gandino hanno organizzato, all'oratorio di Gandino, un incontro dedicato a tutti i residenti stranieri della zona.
La serata, cui hanno collaborato attivamente anche la Caritas e la Consulta degli stranieri di Gandino, ha mostrato un'ulteriore crescita rispetto alle precedenti esperienze portate avanti negli ultimi anni nelle altre parrocchie del vicariato. Più di duecento gli immigrati presenti, che hanno tratto spunti di riflessione e confronto dalla decisa relazione di Bertha Bayon, assistente sociale, esperta in problematiche di integrazione.
I processi di integrazione
«I genitori – ha sottolineato Bayon – e il rapporto delle famiglie straniere con il mondo della scuola sono elementi decisivi per avviare processi di integrazione. I figli sono la chiave per aprire molte porte, per allargare orizzonti di solidarietà e di confronto fra mamme. La donna più degli uomini, impegnati nel lavoro, vive la socialità quotidiana e deve essere soggetto attivo di dialogo interculturale. Dobbiamo essere soggetti attivi e responsabili in queste dinamiche».
Mamme del mondo
L'incontro ha anche presentato l'attività dell'Associazione mamme del mondo di Albino, che promuove esperienze di collaborazione. Sono intervenute Irma Falgari, Dialang Cissé, di origine senegalese, e Hanane Arhzer, di etnia marocchina.
«Sono nati rapporti di amicizia molto belli – ha confermato Dialang con non poca emozione – e in occasione di un lutto familiare è stato molto significativo sentire la vicinanza di un'amica italiana, con la quale ci siamo ritrovate insieme a piangere commosse».
È stata presentata anche l'attività del gruppo Bibliomondo di Leffe, nato in seno alla biblioteca civica e in collaborazione con l'Associazione «Il Mosaico». L'iniziativa prevede incontri fra donne italiane e straniere, ogni mercoledì in biblioteca. Bibliomondo è collegato con il progetto Penelope promosso da «Filoamico» di Gazzaniga.
Occasioni di socializzazione
È intervenuta anche suor Mary Roselet, delle Orsoline di Gandino, di origine indiana, che ha focalizzato l'attenzione sulla centralità degli oratori per favorire i processi di integrazione.
«Si tratta di luoghi privilegiati d'incontro – ha affermato la religiosa – e le famiglie immigrate devono evitare di trasformarli in parcheggi di comodo. In oratorio si creano occasioni di incontro e socializzazione irripetibili».
L'incontro con gli immigrati a Gandino si è chiuso con una grande festa, caratterizzata dall'animazione curata dal centro di aggregazione giovanile e da cibi etnici. Alle tipicità italiane (pasta, pizza, risotto, arrosto e salumi) si sono affiancati il couscous e il the marocchini, ma anche la tajine a base di carne e il riso con pesce caro alla tradizione senegalese.

 

Autore: 

Giambattista Gherardi

Autore: 

webmaster
|