Gandino torna al '500 coi nobili Giovanelli

Nozze da fiaba e maxitorta sulla fontana

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27/06/2007
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La rievocazione del 2003 che celebrò la sigla dell’Atto di emancipazione, avvenuta nel 1233;
Promette meraviglie e tante sorprese a Gandino «In Secula», la manifestazione organizzata dal 2003, soltanto negli anni dispari, dalla Pro loco. La tradizionale «Corsa delle uova» e un'edizione particolarmente attesa della rievocazione storica, che punterà quest'anno sui Giovanelli, sono i due eventi di punta dell'«Estate a Gandino», presentata nelle scorse settimane dal gruppo presieduto da Lorenzo Aresi.
«Il programma estivo in generale e "In Secula" in particolare rappresentano uno sforzo che sosteniamo convinti per valorizzare il nostro patrimonio artistico di inestimabile valore – spiega Aresi – ed è un modo efficace e spettacolare per far sì che la nostra storia possa essere tramandata alle nuove generazioni. Il lavoro di preparazione, che di fatto è iniziato due anni fa dopo l'edizione che rievocò la visita di San Carlo Borromeo, ha coinvolto centinaia di volontari e decine di associazioni del paese».
«In Secula» ha preso il via domenica scorsa con il tradizionale concerto del Civico corpo musicale, che si è esibito sulla piazza del municipio. Dopodomani, venerdì, quando il campanile della basilica scoccherà le 20,30, prenderà il via invece la «Corsa delle uova», l'originale sfida nata nel 1931 e organizzata dall'Atalanta club Valgandino. La gara a distanza tra due concorrenti (seguita in diretta dal pubblico che si assiepa in piazza grazie ai ponti radio del Gruppo Cb Valgandino) si conclude con una sagra al parco comunale, dove grazie alla collaborazione del Gruppo alpini verrà proposto un buffet a base di uova sode, frittata e vino.
Sabato nel centro storico sarà invece la volta del «matrimonio del secolo». A partire dalle 20,30 una rappresentazione in costume farà rivivere le nozze che il 16 luglio del 1569 unirono Nicola Castelli e Giulia Giovanelli, rampolli di due ricche casate gandinesi. Nicola e Giulia, che al tempo avevano rispettivamente 21 e 29 anni, ebbero in seguito quattro figli. Fra loro Paola Sofia, che, sposatasi nel 1594 con Livio Odescalchi di Como, diventerà la madre del Beato Papa Innocenzo XI.
Gandino fu in passato la culla di grandi e potenti famiglie mercantili, i cui traffici si estendevano dai Paesi dell'Impero asburgico alla Transilvania. I matrimoni erano occasione per ostentare ricchezza e prestigio: per questo l'allestimento, curato da Silvio Tomasini e Antonio Rottigni con la consulenza storica di Pietro Gelmi, sarà particolarmente grandioso. Nulla è stato lasciato al caso: oltre 150 figuranti in costume, fra i quali decine di abiti provenienti dalla dotazione del Museo della basilica e da quelle di alcune famiglie.
Ci saranno pregiati broccati, velluti, pizzi e merletti, pezzi forti della dote nuziale, che pure sarà presentata al pubblico. Il corteo prenderà le mosse dalla contrada Castello, residenza dello sposo e zona dove ancor oggi si trova Palazzo Giovanelli, e raggiungerà il sagrato della basilica, dove alla luce di migliaia di fiaccole saranno celebrate le nozze. Si susseguiranno sacerdoti, frati, priori, chierici, cappellani, nobili, notai, musicanti e cavalieri. Ma anche nobili provenienti da Lucera nel Regno di Napoli, Trento, Ancona, Bolzano, Vienna, Lubiana, Petovia, Ungheria, Valsugana e addirittura dalla Turchia, città e Paesi con i quali Castelli e Giovanelli intrattenevano i loro rapporti commerciali.
La sposa, attorniata da dieci damigelle, sfoggerà un abito creato da un pool di abili sarte che si sono basate su notizie d'archivio, con uno strascico di oltre 15 metri di lunghezza, tempestato di brillanti. Giulia Giovanelli arriverà davanti alla Basilica su una carrozza trainata da cavalli. Sarà schierato in uniforme anche il Gruppo storico della compagnia Arcieri Valgandino. Spettacolo nello spettacolo, la consegna dei doni da parte degli invitati, con sorprese clamorose: basti citare un pregiato pavone proveniente dall'India, un fagiano dell'Himalaya, un arazzo originale cinquecentesco e oggetti d'arte di grande valore.
Al termine, un'ulteriore sorpresa: sulla piazza del municipio verrà servito il dolce. L'alacre lavoro di molti volontari consentirà di ricoprire per intero la monumentale fontana, che diventerà un enorme trofeo nuziale. Sarà servita una torta di circa 1.500 porzioni, con aromi di limone e un dolce a base di cacao (per quel tempo una grande primizia). Non mancheranno saltimbanchi, giocolieri e mangiafuoco, come da tradizione nei fastosi banchetti dell'epoca.
«Una serata che si annuncia memorabile – anticipa Lorenzo Aresi –. Il tempo favorevole sarà indispensabile: in caso di pioggia sarà tutto rimandato alla serata di domenica».

Autore: 

Vi. B.

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