Gandino, torna a bruciare il bosco

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11/02/2004
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Il Canadair raccoglie acqua nel lago d'Iseo (foto Tarzia)

Per il terzo giorno consecutivo l'incendio scoppiato domenica a Gandino, nella zona del Monte Corno, ha continuato a distruggere il bosco ceduo e l'incolto della montagna ampliando i danni già cospicui arrecati all'ambiente.
Anche ieri, quando ormai si pensava che il fuoco fosse stato spento definitivamente dopo i massicci interventi degli elicotteri di lunedì, poco prima delle 15 è scattato di nuovo allarme che ha richiamato sul posto gli uomini della forestale e sette volontari della squadra antincendio boschivo di Gandino.
«Dato il carattere impervio e inaccessibile della zona, dove sorgono picchi rocciosi e pareti a strapiombo e dove nelle forre carsiche covavano piccoli focolai che il vento ha contribuito ad attizzare - spiega Giancarlo Moioli, responsabile del servizio antincendio della Comunità montana Valle Seriana -, si è reso indispensabile l'uso dell'elicottero della Regione Lombardia che ha operato fino all'imbrunire. Ma già poco dopo le 16 la situazione era sotto controllo e l'incendio, che aveva un fronte di 100 metri, poteva considerarsi spento».
L'area percorsa del fuoco è stata circoscritta a mezzo ettaro di superficie. Tra l'altro, il massiccio impiego di acqua nelle giornate di domenica e lunedì ha dato fondo alle riserve dell'acquedotto di Gandino. Perciò ieri sono intervenuti i vigili del fuoco per rifornire la vasca in località San Gottardo di Cirano dove si è rifornito l'elicottero.
E un aereo Canadair ieri si è rifornito d'acqua nel lago d'Iseo davanti alle rive di Castro e Lovere per spegnere un incendio boschivo in bassa Valcamonica. Il velivolo della Protezione civile, decollato da Pisa, è entrato in azione alle 10 e, affiancato da un elicottero del ministero e da un secondo velivolo della Regione, ha riversato sulle fiamme, divampate l'altro giorno sopra l'abitato di Pianborno, decine di migliaia di litri d'acqua. Per evitare che l'acqua lanciata potesse trasformarsi in pericolosa conduttrice di elettricità, con grave rischio per i mezzi aerei impiegati nello spegnimento, l'Enel ha disattivato la linea dell'alta tensione che passa sopra il rogo e trasporta energia elettrica dalla centrale di San Fiorano (Valcamonica) a Gorlago.
Sempre in Lombardia, sono stati domati altri incendi a Musso e a Pellio Intelvi (Como). La Regione ha realizzato un sito internet che offre notizie in tempo reale sugli incendi: l'indirizzo web è www.incendiboschivi.regione.lombardia.it.

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