Esposto della Lega alla Corte dei Conti
Egregio direttore
Negli ultimi 60 giorni siamo stati chiamati ad analizzare ed approvare il bilancio 2011 e il consuntivo 2010 sottoposti all’attenzione del consiglio comunale dalla giunta Maccari/Servalli. Pur consapevoli delle difficoltà con le quali gli amministratori pubblici (non solo in questi ultimi anni) devono fare fronte per potere gestire al meglio il bilancio della macchina comunale, non ci sentiamo di approvare l’operato di Servalli e Maccari per quanto riguarda i numeri.
Da sempre la giunta di centro sinistra gandinese piange quando deve presentare il bilancio comunale dell’anno, lamentando tagli sui trasferimenti dallo stato, ma si dimenticano che, se così fosse, tutti i comuni si trovano nella stessa situazione, ma solo Gandino ha applicato l’ICI (7‰) e l’addizionale IRPEF (6‰) ai massimi livelli tra i comuni della Valgandino e tra molti comuni della Val Seriana. Per non parlare della tassa rifiuti che ultimamente è stata aumentata del 20%. Purtroppo con questa raffica di tasse alle stelle Maccari e Servalli non riescono nemmeno a garantire il mantenimento dei servizi prestati negli ultimi anni.
Lo dimostrano, per esempio, la triste piaga delle asfaltature, capitanate dalla strada di fondovalle, via Ca’ Antonelli e la strada per il Farno, che vengono tristemente denominate “percorsi di guerra” oppure “campetti per il moto cross”; come pure la tinteggiatura degli uffici comunali, oramai anneriti da anni, risale al maggio 2002.
Comunque, la popolazione percepisce molto chiaramente invece, la capacità della giunta a sperperare denaro pubblico in feste e manifestazioni di ogni tipo e gusto, per le quali l’assessore al Turismo, Servalli Filippo, non lesina spese, in particolare per quelle enogastronomiche. I gandinesi, però, che non sono stupidi, si chiedono: ma come può essere che il comune di Gandino deve tenere le tasse così alte perché lo Stato ha “tagliato i trasferimenti”, di contro non riesce a garantire i servizi e le manutenzioni essenziali, ma ha soldi da scialacquare per le FESTE di Servalli & Co.?
Di più. Noi della Lega aggiungiamo a queste ovvie domande, che un buon padre di famiglia farebbe nel gestire i propri soldi, anche una preoccupante considerazione: negli ultimi tre bilanci consuntivi 2008-2009-2010 il Comune di Gandino ha avuto quasi 1.200.000 euro di avanzo. Una risposta ai gandinesi va data ed è molto semplice: incapaci. Una forma morbosa di incapacità che rasenta il ridicolo con le opere pubbliche iniziate nel 2002 e, dopo 9 anni, alcune in corso di completamento altre ancora sulla carta. Infatti molti nodi rimangono ancora irrisolti.
La bretella del Farno: per la conclusione definitiva dell’opera occorreranno il doppio dei soldi previsti nel 2002, senza parlare degli espropri e dei danni correlati che impegneranno Gandino per centinaia di migliaia di euro. La pietosa telenovela della Caserma dei Carabinieri rimandata di anno in anno (prevista nel 2012, forse), dimostra la mancanza di programmazione della giunta e lo scarso senso di persuasione dei comuni limitrofi all’intervento sovra comunale.
Per l’ex colonia del Farno il cui progetto imprenditoriale ancora giace nel cassetto mai attuato e che ad oggi, l’immobile, risulta inutilizzato in tutto il suo volume, non merita alcun commento per non rivoltare ancora di più il coltello nella già ben larga ferita. Anche le opere minori sono tuttora latitanti: marciapiedi inesistenti e quelli realizzati dalla Democrazia Cristiana hanno dimensioni utilizzabili solo dalle Barbie. Dal punto di vista tecnico la nostra analisi è stata molto puntuale sia per il bilancio 2011 che per il consuntivo 2010, riscontrando una anomalia molto pericolosa: ingenti somme di denaro che dovevano trovare la giusta collocazione nei capitoli di bilancio corretti, sono state invece fatte transitare nelle partite di giro, falsando pertanto il bilancio (vedi contributi per il distretto del commercio).
Nei prossimi giorni provvederemo ad inoltrare alla Procura della Corte dei Conti un esposto affinché verifichi se il percorso contabile seguito dal Comune di Gandino rientri nei criteri generali da seguire, previsti dal Ministero dell’Interno settore Finanza Locale. Sarebbe infatti grave se per garantire l’immagine amministrativa di Servalli e Maccari si riscontrassero pericolose operazioni sul bilancio pubblico del Comune di Gandino.