Gandino sgonfia l’Irpef. Era la più alta della zona

La novità nel bilancio 2013: previsto il taglio dell’addizionaleLa Lega: tante tasse e pochi servizi. Il sindaco: è il patto di stabilità

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28/02/2013
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A Gandino l’Irpef è allo 0,6 per cento, il Comune vuole abbassarla

Non è certo una delle tante promesse della campagna elettorale (visto che qui si è votato da pochi mesi), ma sicuramente c’è una buona notizia per i cittadini di Gandino.
L’amministrazione comunale guidata dalla lista civica del sindaco Elio Castelli ha annunciato le linee principali del bilancio di previsione, che sarà approvato entro primavera. «La novità principale – spiega il primo cittadino – sarà una riduzione dell’addizionale Irpef. Dobbiamo attendere le determinazioni che assumerà il governo in materia fiscale, a cominciare dall’Imu, ma saremo in grado di intervenire sull’aliquota che ora è dello 0,6 per cento». Una decisione destinata a riaccendere in paese le discussioni riguardo alla pressione fiscale sopportata dai gandinesi, già animatesi in Consiglio comunale e, lo scorso dicembre, sulle pagine del notiziario comunale Civit@s.
La lista di opposizione «Uniti si cambia-Lega Nord» ha puntato il dito contro un’aliquota Irpef che è la maggiore della Val Gandino. A Peia l’aliquota è dello 0,4 per cento, mentre a Casnigo, Leffe e Cazzano non viene applicata.

Tasse e servizi
«I gandinesi – afferma la capogruppo Pierina Bonomi Savoldelli – sono quelli che versano di più e da più anni alle casse del Comune. L’addizionale che paghiamo ammonta a 360.000 euro, ma quali servizi aggiuntivi hanno i gandinesi in più rispetto agli altri comuni?».
Un quesito che la maggioranza non lascia cadere nel vuoto e rispedisce al mittente. «Conosciamo tutti la situazione dei Comuni – replica Castelli – e Gandino certo non sfugge alla regola, anche se nel 2012 siamo rientrati nei parametri del patto di stabilità e ottenuto il riconoscimento di Comune virtuoso insieme ad altri dieci centri della Bergamasca. L’aliquota Irpef, certamente elevata, è figlia dei debiti fuori bilancio, che negli ultimi anni hanno superato la somma di 1.100.000 euro. Si tratta dell’esito di cause intentate e perse negli Anni ’90 dall’amministrazione Lega Nord dell’allora sindaco Marco Ongaro, che oggi siede a fianco di Pierina Bonomi sui banchi dell’opposizione. Solo nel 2012 la chiusura negativa di questi contenziosi è costata al Comune oltre 300.000 euro».
Le schermaglie degli ultimi mesi avevano riguardato anche l’Imu, per la quale secondo l’opposizione c’era spazio in autunno per una riduzione dell’aliquota sulla prima casa.

Scontro anche sull’Imu
«C’è stato – sottolinea Bonomi, della Lega Nord – un aumento dei trasferimenti statali rispetto al previsto grazie ai quali, secondo noi, si poteva riportare l’Imu della prima casa al 4 per mille. L’ultima occasione è stata quella dell’assestamento. I margini c’erano ed erano chiari, la maggioranza ha detto no, in un momento come questo che vede molte famiglie in grosse difficoltà». «Abbiamo valutato la proposta – sostiene il sindaco –, ma preferito lasciare inalterate le aliquote per quest’anno, consapevoli che il momento storico impone prudenza e buon senso, stanti soprattutto le incertezze a livello governativo che non consentono di avere un quadro definito nemmeno nel breve periodo. Va comunque rilevato che non abbiamo ritoccato altre tariffe ».
Fra le anticipazioni riguardo al prossimo bilancio di previsione ci sono anche opere pubbliche: la sistemazione del viale centrale del cimitero di Gandino e della strada comunale che da Cirano sale verso il Ghiaione.

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