Gandino sceglie Castelli: «Saremo subito operativi»

Una vittoria nel segno della continuità con l’uscente MaccariDelusione per la novità rosa della Bonomi: mi aspettavo più voti

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08/05/2012
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La continuità batte la novità di un candidato sindaco «rosa» a Gandino.
Con il 62,2% dei voti (1.956 voti) vince infatti la lista «Gandino, Barzizza, Cirano insieme per Castelli sindaco» che candidava alla carica di primo cittadino Elio Castelli, consulente aziendale di 63 anni. La lista concorrente «Uniti si cambia - Bonomi sindaco», appoggiata dalla Lega Nord e che vedeva candidata Pierina Bonomi, 51 anni, responsabile del settore amministrativo e contabile del Comune di Leffe e moglie di Antonio Savoldelli, consigliere del gruppo di minoranza Lega Nord, ha ottenuto invece il 37,7% dei voti (1.186 voti).
A fianco di Elio Castelli, in Consiglio sette consiglieri: Maurizio Masinari, Paolo Tomasini, Antonio Rottigni, Rosaria Picinali, Gian Luigi Salvi, Luciano Anesa e Sergio Canali. Con Pierina Bonomi invece, in Consiglio anche Marco Ongaro e Mirko Brignoli, candidato nelle precedenti amministrative e capogruppo di minoranza. Una vittoria che traccia una linea di continuità con l’amministrazione uscente di Gustavo Maccari: la lista di Elio Castelli si propone infatti di portare avanti il lavoro finora svolto dal predecessore.
Soddisfatto ma non troppo sorpreso per i risultati ottenuti il neo sindaco. «La vittoria si respirava nell’aria – riferisce Elio Castelli –, visti i risultati concreti portati in questi anni dall’amministrazione precedente e il gruppo proposto, non si poteva pensare a un cambiamento radicale». Passa poi a parlare del futuro: «La prima cosa che farò, è parlare con i dipendenti: quando ci sono questi cambiamenti, cambia anche il modo di operare all’interno dell’amministrazione. Cercheremo di essere operativi sin da subito, stilando una lista delle priorità da seguire.
Durante la campagna elettorale, ci sono arrivate molte proposte da parte dei cittadini, ora si tratta di valutarle e passare alla fase operativa. Punteremo innanzitutto sul sociale, vista la forte crisi che le famiglie stanno soffrendo e al rafforzamento della collaborazione con i commercianti, gli artigiani e gli industriali, per fare emergere idee e proposte per la collettività. Qualsiasi proposta intelligente e che porti miglioramenti alla collettività verrà presa in considerazione, indipendentemente da chi l’avanzerà».

Un po’ di amarezza per la candidata concorrente Pierina Bonomi, per la quale si tratta di un’occasione mancata per il paese: «Non è stato capito il percorso che abbiamo proposto, un percorso che non voleva estinguersi in paese, ma puntava al rilancio oltre i nostri confini, creando sinergia tra gli enti locali e sovraccomunali. Perdere così altri cinque anni di mandato, dopo averne già persi dieci, significa ritrovarsi tra qualche anno con un azzeramento economico: non mi sembra di vedere una risposta concreta per una ripresa economica del nostro territorio. Ad ogni modo, se la maggioranza dei cittadini ha votato così, rispettiamo la loro decisione ».
Pierina Bonomi non attribuisce il risultato ottenuto alla crisi del partito che si respira a livello nazionale. «Nel nostro territorio – prosegue – non vedo disaffezione alla politica, anzi: la partecipazione alle serate di presentazione che abbiamo organizzato in campagna elettorale è stata sempre molto buona. Per questo motivo mi sarei aspettata di ricevere più voti: la risposta della gente è sempre stata molto calorosa. Se questo per i nostri politici era un test, facciano le loro considerazioni e ne traggano le conclusioni ». Un risultato, secondo la candidata, dato anche da un elettorato di stampo conservatore: i consiglieri candidati nella sua lista erano per la maggior parte under 40, il più giovane un diciottenne: «Probabilmente il territorio non è ancora pronto per un salto del genere – sottolinea Bonomi –: invece i giovani sono la nostra speranza e il nostro futuro: ad esempio le associazioni di volontariato del territorio hanno bisogno di un testimone che porti avanti il loro lavoro. Per questo motivo abbiamo puntato molto su di loro: sarà per il prossimo turn over».

Autore: 

Giada Frana

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