Gandino risparmia con solo tre assessori

Il sindaco presenta la Giunta con Masinari, Tomasinie Picinali. Primo Consiglio il 24

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17/05/2012
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Il gruppo di maggioranza Insieme per Gandino, Barzizza e Cirano con al centro il sindaco Elio Castelli

Gandino ricomincia da tre... assessori. Il neosindaco Elio Castelli, a capo del gruppo di maggioranza «Insieme per Gandino, Barzizza e Cirano» che ha vinto le elezioni amministrative del 6 e 7 maggio scorsi, ha assegnato in questi giorni le deleghe assessorili e consiliari, che verranno comunicate ufficialmente nel primo Consiglio comunale, fissato per giovedì 24 maggio alle 20,30. «Una scelta collegiale» «Le scelte – sottolinea il primo cittadino – sono state discusse di comune accordo, secondo un criterio di collegialità che è alla base del nostro programma. Sappiamo le difficoltà che famiglie, imprenditori e anche i Comuni devono affrontare: il lavoro di squadra è un valore aggiunto che in tale contesto assume un rilievo se possibile ancora maggiore». Ad affiancare in Giunta il primo cittadino, 63 anni al suo primo mandato, saranno tre assessori, nonostante le nuove norme consentano di arrivare fino a quattro. Vicesindaco e assessore al Bilancio sarà Maurizio Masinari, primo fra gli eletti con ben 143 preferenze.
Nel gruppo esecutivo anche Paolo Tomasini, con delega ai Servizi sociali e il ruolo di capogruppo in Consiglio, e Rosaria Picinali che seguirà l’ambito legato a Istruzione e Cultura. Limitate le indennità di carica Masinari, già presidente della scuola materna, e Tomasini sono al debutto, mentre Picinali è stata assessore nel primo mandato del sindaco Maccari, dal 2002 al 2007. «La scelta di nominare tre assessori segnala una volontà di continuità con quanto già fatto dall’amministrazione uscente – spiega Castelli –, con la doverosa attenzione anche a limitare le indennità di carica. Assumono in questo contesto un valore assoluto le deleghe consiliari, che saranno distribuite a tutti i consiglieri eletti: Antonio Rottigni, Gianluigi Salvi, Luciano Anesa e Sergio Canali.
Tengo a sottolineare un aspetto che pochi hanno segnalato nelle analisi dopo le elezioni: i gandinesi hanno votato in modo molto consapevole, attribuendo la preferenza su un terzo delle nostre schede. Un segnale forte che ci conferisce grande responsabilità. Anche i non eletti e quanti hanno condiviso con noi il percorso programmatico saranno chiamati a dare un apporto fattivo attraverso le commissioni consultive e consiliari
».
Sui banchi del Consiglio comunale siederanno anche tre rappresentanti della minoranza, eletti nella lista «Uniti si Cambia », appoggiata dalla Lega Nord, che candidava a sindaco Pierina Bonomi. Oltre alla candidata sconfitta (che porta a due le quote rosa consiliari, al contrario della vicina Leffe dove sono tutti uomini) ci saranno Marco Ongaro, primo nelle preferenze con 101 voti e già sindaco per due mandati negli anni ’90, e Mirko Brignoli, capogruppo uscente del Carroccio.

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