Aperta la biblioteca solo per la consultazione: data la fragilità dei libri, non è previsto il prestito
Il parroco: disponibile un patrimonio inestimabile
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Un patrimonio culturale importante a disposizione di studiosi e «navigatori».
È aperta al pubblico da qualche settimana a Gandino, la biblioteca del Centro pastorale parrocchiale di via Bettera, coordinata dallo staff del Museo della basilica.
«È la tappa fondamentale e culminante - afferma il parroco, don Innocente Chiodi - di un percorso che negli anni ha contemplato un’articolata catalogazione dei fondi presenti, con un archivio informatico dedicato e con il sistema Opac di Regione Lombardia. Il sostegno arrivato da volontari di ogni età conferma l’amore della comunità per i propri tesori culturali e consente di mettere a disposizione in maniera sicura e organizzata un patrimonio davvero inestimabile».
La ricca collezione libraria, che si aggiunge a quella della biblioteca civica Brignone di piazza Vittorio Veneto, è custodita nelle sale poste al primo piano del Centro pastorale (a pochi passi dalla Basilica), già di proprietà della famiglia Giovanelli nel XVII secolo. La biblioteca è dedicata a monsignor Francesco Caccia, protonotario apostolico e cappellano militare negli anni della Grande guerra, insignito della medaglia Mauriziana e di altre dodici decorazioni. Testi rari e preziosi «Il primo allestimento della biblioteca - sottolinea Silvio Tomasini, rettore del Museo - fu voluto dal compianto monsignor Alessandro Recanati che, coadiuvato da Mario Carrara, assemblò diversi fondi all’indomani della ristrutturazione del Centro, inaugurato nel luglio del 1980 dall’allora vescovo Giulio Oggioni. Il certosino lavoro portato avanti negli ultimi anni da Pietro Gelmi e Dolores Torri ha portato a inventariare, lo scorso marzo, il volume numero 22.200. E il lavoro non è da considerarsi ancor oggi ultimato ».
Dotate di volumi rari e preziosi (anche e soprattutto in conseguenza di importanti lasciti) sono le sezioni dedicate a discipline storico - artistiche, letteratura italiana e straniera e religione, suddivise nelle varie aree disciplinari. Il sistema di consultazione «Ci sono un fondo topografico di grande interesse - aggiunge Tomasini - e uno riservato ai libri antiche che conta circa mille volumi». Dallo scorso anno alla catalogazione interna si è aggiunta quella effettuata tramite il sistema Opac della Regione Lombardia. «Si è formato un motivato team di volontari - aggiunge Tomasini - che fa sì che a oggi siano oltre 5 mila (in quotidiano aumento) i volumi indicizzati nel catalogo del Polo regionale Sbn, disponibile attraverso il sito www.biblioteche.regione. lombardia.it.
Tale inserimento affianca i libri gandinesi a quelli delle realtà più prestigiose della Regione. Si pensi che solo a febbraio le richieste di ricerca sul sistema sono state più di un milione e mezzo». La formazione di volontari La formazione dei volontari e il progetto di riordino sono stati realizzati in collaborazione con la rete dei musei della diocesi di Bergamo, la Fondazione Adriano Bernareggi e il Museo d’arte e cultura sacra di Romano di Lombardia. L’apertura al pubblico è fissata nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 14 alle 17 (esclusi i festivi), con accesso indipendente a quello principale del Centro pastorale e sala consultazione riservata ai ricercatori.
«Non è contemplato – conclude Tomasini - il servizio di prestito, per via della rarità e della fragilità di molti dei volumi conservati». Per informazioni o eventuali adesioni al servizio di volontariato è disponibile il numero 035.745425.