Gandino: integrate le lapidi ai Caduti

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Data pubblicazione: 

30/04/2004
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La facciata del Salone della Valle in Piazza Vittorio Veneto a Gandino ospita da sempre le lapidi commemorative dei Caduti dei conflitti mondiali, con particolare rilievo per la Medaglia d’Oro G. battista Salvatoni, eroe della guerra di Spagna. Negli ultimi anni le lapidi sono state al centro della cronaca, in quanto l’amministrazione leghista di Marco Onagro nel 2001 aveva rimosso le lapidi al momento della ristrutturazione del Salone della Valle, con il proposito di realizzare il monumento in altra sede. La cosa aveva suscitato scalpore, in quanto la rimozione era avvenuta senza alcuna autorizzazione (intervenne con un’ingiunzione la Sovrintendenza alle Belle Arti) e soprattutto senza consultare in maniera adeguata i cittadini e le Associazioni combattentistiche e d’arma. Addirittura il 25 aprile 2001 le celebrazioni e la deposizione della corona d’alloro si erano svolte davanti a una gigantografia appoggiata alla facciata. Era stato anche ventilato un “referendum”, che l’amministrazione leghista sottopose però solo a un centinaio di persone.
A furor di popolo, anche attraverso una raccolta firme fra i cittadini, il sindaco Ongaro fu costretto ad ordinare la ricollocazione delle lapidi in Piazza Vittorio Veneto, dove furono nuovamente benedette il 25 aprile 2002. L’attuale amministrazione, guidata dal sindaco Gustavo Maccari, ha ora raccolto alcune proposte facendo aggiungere sulle lapidi (e questo è il motivo di una rimozione provvisoria) sei nominativi di civili gandinesi morti per causa bellica e di militari morti in servizio. Si tratta di Angelo Bondurri, morto a Ghinda nel 1891 nel corso della Guerra Coloniale; Luigi Genuizzi, civile che lavorava con il padre per conto dell’esercito e disperso al fronte nel 1918; Giacinto Della Torre, deceduto durante il servizio militare nel 1961 sotto una slavina; dott. Gustavo Rossi, civile ucciso dai partigiani nel febbraio 1945; Elisa Parolini, civile morta nel mitragliamento di Colzate il 24 gennaio 1945 e Leone Domenico Mezzogori, ucciso a Cazzano S. Andrea da forze tedesche il 23 aprile 1945, a due soli giorni dalla Liberazione.
Le lapidi ricollocate con le integrazioni sono state (definitivamente) inaugurate il 25 aprile nell’ambito dei festeggiamenti per la Liberazione. L’Amministrazione Comunale ha allo scopo previsto un programma piuttosto intenso che ha visto per sabato 24 aprile (Cineteatro Al Parco) una serata a tema denominata “Il sangue, la storia e la memoria”. E’ intervenuto lo storico prof. Marco Cimmino che ha introdotto la serata con una relazione dal titolo “La guerra civile italiana tra ricordo e mito” e l’esibizione del Coro Penne Nere di Villa d’Almè.   

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