Gandino, frana blocca la strada per Valpiana. La località resta isolata

Massa di terra e alberi scivolata per le piogge Divieto di transito, disagi per gli operatori e i turisti Un piano da oltre 2 milioni di euro per il dissesto

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Data pubblicazione: 

03/07/2016
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La frana interrompe la strada che sale verso Valpiana e la Malgalunga
La ruspa entrata in azione per sgomberare parte del materiale caduto

La strada verso i monti tagliata in due poco sopra l’abitato, a conferma di un dissesto che richiede interventi articolati, complessi e costosi. Una massa di terra, alberi e detriti valutabile attorno ai 40-50 metri cubi è scivolata a valle ieri attorno alle 9 a Gandino, lungo la strada che dal Fondovalle sale verso Valpiana e la Malgalunga, in territorio di Sovere.
A provocare lo smottamento sono state le forti piogge che in mattinata hanno investito la zona, ma la situazione si è gradualmente deteriorata dopo i nubifragi delle scorse settimane, nell’ambito di un quadro complessivo molto critico. La massa franosa ha invaso la carreggiata poco oltre la vecchia «masna», fra le località Tiro a segno e Clusven. Più che la mole del materiale che ha ostruito la carreggiata (sgomberato parzialmente in mattinata con una ruspa), a preoccupare è la stabilità del tornante soprastante, sotto al quale l’acqua ha scavato in profondità, mangiandosi gran parte della carreggiata e lasciando il guard rail sospeso nel vuoto.

Sul posto, richiamati poco dopo le 9 da alcuni residenti che si sono subito attivati, sono arrivati una pattuglia della vigilanza urbana, il vicesindaco Maurizio Masinari, il tecnico comunale, i vigili del fuoco di Gazzaniga, la squadra di Protezione civile Valgandino. Le valutazioni dei tecnici e dell’Ufficio territoriale regionale di Bergamo hanno portato all’emissione di un’ordinanza comunale che dispone la chiusura della strada «al fine di evitare pregiudizio per l’incolumità pubblica, rilevata al situazione generatasi e anche in considerazione delle previsioni meteo che presuppongo ulteriori precipitazioni in questi giorni. Il divieto di transito resterà valido sino al ripristino della situazione».
Prevedibili i disagi per gli escursionisti del fine settimana (un gruppo di ritorno a Cene dalla Malgalunga ieri ha dovuto fare un trasbordo a piedi), le centinaia di proprietari di seconde case e soprattutto gli operatori agricoli, saliti con il bestiame in quota nelle ultime settimane. Disagi consistenti anche per l’agriturismo «Le Rondini », situato poche decine di metri a monte dallo smottamento.

Per l’area di Valpiana il tema del dissesto idrogeologico è purtroppo all’ordine del giorno, al punto che nei mesi scorsi il Comune di Gandino aveva presentato il piano esecutivo, redatto da Studio Gea nell’autunno 2015, che ipotizza interventi lungo i sette chilometri della strada di Valpiana per oltre 2.250.000 euro. Quello di ieri non è infatti un episodio isolato. Un distacco analogo, poco più a monte, si era verificato nel 2012 e, più in quota, è nota la criticità vicino alla chiesetta di Sant’Antonio. Il 7 febbraio di quest’anno alcuni grossi massi caduti sulla carreggiata erano stati rimossi con mezzi di fortuna dai proprietari di seconde case, per garantire il transito provvisorio. Il Comune aveva allora emanato un’ordinanza di chiusura notturna, ora lo stop completo.
Nei prossimi giorni si decideranno tempi e modalità di intervento, per attivare un transito quantomeno provvisorio o regolamentato.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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