C'era una folla imponente ieri ai funerali di Mario Mantovanelli, 66 anni, il pensionato morto in seguito a un grave infortunio giovedì scorso a Gazzaniga. Una testimonianza corale di stima e riconoscenza che la comunità di Gandino ha voluto esprimere a un uomo che ha dedicato tempo, energie e passione agli altri, in particolare ai ragazzi delle squadre di calcio dell'oratorio. Un lungo corteo accompagnava la bara, preceduta da un gruppo di giovanissimi calciatori con la maglia della squadra del Csi e seguita dai nipoti dello scomparso che portavano in mano una rosa rossa e dagli altri familiari. Tutti insieme hanno raggiunto la basilica per il rito funebre. All'omelia il parroco don Emilio Zanoli ha ricordato il defunto e «il bene che ha fatto, il buon esempio lasciato, come cristiano praticante e come volontario. L'oratorio per lui era una seconda casa, dove si è impegnato per quarant'anni». Don Zanoli ha tracciato un ritratto della personalità: «Umile, semplice, disponibile, generoso, un modello per tutti». Espressioni di gratitudine sono state pronunciate anche da un rappresentante del Gruppo Bolivia, a cui Mario Mantovanelli apparteneva, che ha ricordato l'impegno nella raccolta di materiali per le missioni del Paese sudamericano, dando dimostrazione di un altruismo senza confini.