La grinta e la decisione erano i suoi tratti distintivi, con il filo conduttore dell’amore per la famiglia e la comunità.
È morta improvvisamente nella notte fra venerdì e sabato scorsi Lucrezia Picinali vedova Nodari, 87 anni, di Gandino, conosciuta e stimata in paese. Una caduta domestica aveva provocato nei giorni scorsi il suo ricovero all’ospedale di Piario, ma nulla lasciava prevedere una fine così repentina. Nata nel 1927, Crezia (così era chiamata da tutti) aveva vissuto la gioventù in contrada Cerioli, a pochi passi dalla Basilica, dove i genitori erano titolari di un negozio di alimentari.
«Gente generosa – hanno ricordato alcuni amici giunti a casa Nodari per l’ultimo saluto – che nei tempi grami fra le due guerre ha aiutato tante famiglie ». Si sposò nel 1951 con Mario Nodari, imprenditore edile e amministratore pubblico a Gandino per tanti anni, e dal loro matrimonio nacquero i figli Renato (titolare della Edilizia Interna srl) e Maria. Crezia univa alla dedizione alla famiglia e alla casa una costante attenzione alle attività della parrocchia, nell’Azione Cattolica e nell’oratorio, dove memorabile era il suo impegno per le pesche di beneficenza.
Con legittimo orgoglio ricordava la figura del fratello don Ponziano Picinali, caro alla comunità e ordinato nel 1957 insieme ad altri tre gandinesi: don Giovanni Frana, don Andrea Andreani e don Amelio Nodari. Un ricordo che Crezia ha rinnovato per anni con un particolare impegno: l’invito a cena ai sacerdoti della comunità di Gandino la sera di San Silvestro. Innumerevoli le occasioni di impegno congiunto con il marito. Gli album di famiglia aperti in questi giorni con parenti e amici la mostrano per esempio madrina dell’Avis, a fianco di Mario, benemerito donatore.
Custode convinta dei valori educativi della tradizione cattolica, Crezia incoraggiava sempre i giovani e i ragazzi, riservando gesti di affetto ai più piccoli, cui apriva volentieri le porte di casa per mostrare il presepe. I funerali di Lucrezia Picinali saranno celebrati oggi alle 15, partendo dall’abitazione di viale Rimembranze per la Basilica.