Fratelli disabili e un pulmino carico di amici

Bergamo: oggi in dono un Fiat Ducato Cordata partita dai colleghi di papà

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06/10/2007
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Adonella e Maurizio Poggi (primi da sinistra) con amici volontari e i sindaci di Gandino e Cazzano
Il Fiat Ducato donato alla famiglia Poggi
Alcuni colleghi davanti al nuovo mezzo
Ricordate la storia de «La gabbianella e il gatto» di Luis Sepulveda? «Sei una gabbianella, e ti vogliamo perché sei una gabbianella. Non vogliamo fare di te un gatto. Sentiamo che anche tu ci vuoi bene, con te abbiamo imparato ad amare un essere diverso, devi seguire il tuo destino, devi volare...».
Attorno a questo concetto opera l'associazione «Costruire integrazione», nata su iniziativa di alcune famiglie con figli disabili a Bergamo, alla scuola potenziata Locatelli. Tra loro ci sono Maurizio e Adonella Poggi, che abitano in città nel quartiere di Redona: due dei loro figli sono «gabbianelle» molto speciali: Luca, di 15 anni, e Daniele, di 9, che frequentano la scuola potenziata «Locatelli».
La medicina, a pochi mesi dalla loro nascita apparsa assolutamente normale, ha emesso una sentenza molto dura: «grave ritardo psicomotorio di possibile origine genetica». Poche parole per dire che a entrambi è precluso uno sviluppo normale, che muoversi anche per le azioni più elementari è, e sarà, sempre e comunque una conquista.
Una situazione difficile che i due coniugi, sposati da 22 anni, affrontano con forza, sacrificio e tanta serenità, aiutati anche da Davide, il primogenito che oggi ha 19 anni.
La storia dei Poggi è una storia esemplare, non tanto per la gravità di un caso che certo non è unico, quanto per la rete di solidarietà con cui continua a intrecciarsi e che negli ultimi mesi vive una particolare intensità.
Tutto parte quasi per caso lo scorso aprile a Gandino, dove Maurizio lavora come impiegato alle Tessiture Pietro Radici, mentre Adonella è casalinga, impegnata tutto il giorno con i figli.
I colleghi conoscono i problemi di Luca e Daniele, e spesso sostengono le iniziative dell'associazione di Maurizio e Adonella. Da qualche tempo il mezzo di trasporto che i due genitori usano per Luca e Daniele non va più. Inoltre, visto che hanno dovuto sostenere un impegno economico per ristrutturare casa con gli adeguamenti necessari ai due figli disabili, non possono aggiungere anche l'acquisto di un nuovo pulmino.
I colleghi comprendono al volo che è il caso di dare una mano, con tanta semplicità ma altrettanta determinazione. Scatta in poche ore la gara di solidarietà. In fabbrica si muove il responsabile dell'ufficio spedizioni, in magazzino si passa parola agli autotrasportatori, vengono interessati i responsabili sindacali e ciascuno segnala il caso agli amici e alle associazioni di cui fa parte. Viene indetta una sottoscrizione, abbinata a una «Cena della solidarietà» alla colonia sul monte Farno. Una serata memorabile, che il 19 maggio mette insieme centinaia di persone, tutte con un unico scopo: aiutare Luca e Daniele. Aderiscono associazioni di Cazzano e Gandino, c'è chi si offre per cucinare, chi porta l'orchestra, chi prepara vettovaglie e premi per la sottoscrizione. Ci sono i sindaci di Cazzano e Gandino, ma soprattutto c'è tanta, tantissima gente comune. Alla fine viene raccolta una cifra considerevole, che consentirà ai due fratellini di seguire terapie adeguate e complete, e alla famiglia un sostegno assistenziale.
Per il pulmino arriva una marcia in più: a decidere di aiutare la famiglia Poggi è anche Luciana Previtali Radici, che viene informata del caso senza nemmeno sapere che Maurizio è un dipendente del gruppo fondato dal marito Gianni Radici. Decide di farsi carico della donazione del nuovo mezzo, debitamente attrezzato per il trasporto di Luca e Daniele.
La solidarietà per Adonella e Maurizio è «pane quotidiano», visto che ogni giorno toccano con mano l'impegno di tanti volontari e amici di Redona, che li aiutano con i ragazzi.
«Ci sentiamo circondati da affetto sincero – raccontano –; la nostra casa, grazie a Luca e Daniele, è ormai un luogo d'incontro, di dialogo. Dobbiamo riconoscenza a tantissima gente. Ricordiamo la comunità di Redona con il nostro parroco monsignor Sergio Colombo, il Gruppo Handy, gli scout Rover Bergamo 3, gli amici del Centro volontari della sofferenza, la Croce Rossa di Alzano, la Caritas di Redona. La forza che serve nei momenti più duri viene certamente dalla gratuità e dalla vicinanza quotidiana di tutte queste persone».
Oggi è il grande giorno: a casa Poggi arriverà il nuovo pulmino, un fiammante Fiat Ducato del valore di oltre 40.000 euro, cui hanno contribuito significativamente anche la Fondazione della Comunità Bergamasca e la Caritas diocesana.
«La signora Luciana Radici – spiega Maurizio – si è personalmente interessata non soltanto per i fondi necessari, cui ha contribuito anche la nuora Olga Zambaiti Radici, ma anche per tutti i dettagli degli interni del mezzo, per fare in modo che Luca e Daniele possano viaggiare con noi in tutta tranquillità».
La data della consegna e il luogo non sono casuali: alle 17,30 il pulmino sarà benedetto da don Roberto Gallizioli al santuario dello Zuccarello a Nembro, dove alle 18 si celebrerà una Messa in memoria del cavalier Gianni Radici, del quale ieri è ricorso il secondo anniversario della morte. La celebrazione sarà accompagnata in musica dal maestro Alessandro Lupo Pasini. E due gabbianelle potranno riprovare a volare.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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