Francesco da Paola: a Gandino reliquia del santo della carità

Le solenni celebrazioni in corso fino a domenica. Venerdì sera la statua verrà portata in processione.
Sabato pièce teatrale «Animalisanti» de Gli Incamminati

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31/08/2016
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La reliquia di San Francesco da Paola è giunta a Gandino da Genova
La Confraternita di San Giuseppe con la statua di San Francesco

A 600 anni dalla nascita, la comunità di Gandino celebra sino al 4 settembre il Settenario in onore di San Francesco da Paola, venerato nella chiesa di San Giuseppe. Per l’occasione è stata traslata in paese, lo scorso sabato, la reliquia del santo proveniente dal santuario-basilica dei marinai nel quartiere San Teodoro a Genova.
«La tomba di San Francesco a Tours - spiega Riccardo Calderoni della Confraternita di San Giuseppe che coordina le celebrazioni con il prevosto don Innocente Chiodi – diventò meta di pellegrinaggi e nel 1562 fu profanata dagli Ugonotti che ne bruciarono il corpo. Rimasero solo le ceneri e qualche pezzo d’osso, come la parte di costola che costituisce la reliquia arrivata da Genova». Molto probabilmente il culto del santo è stato diffuso a Gandino nel 1740 dai Frati Minimi, che risiedevano in una chiesa e in un convento a Bergamo, nella zona oggi compresa fra Muraine e questura. San Francesco da Paola fu riconosciuto come «il santo della carità», oltre a essere il patrono della Calabria, delle donne desiderose di avere figli, degli eremiti e della gente di mare.
Nato nel 1416 a Paola (a metà strada fra Napoli e Reggio Calabria), fu battezzato con il nome di Francesco in quanto i genitori, ormai in età avanzata, pregavano il poverello di Assisi per avere la grazia di un figlio. Fondò l’ordine dei Frati Minimi e morì a Tours il venerdì santo 2 aprile 1507. La Chiesa lo beatificò nel 1513 e nel 1519 Papa Leone X lo proclamò santo. Significativo il ricordo che lega San Francesco da Paola a Papa San Giovanni Paolo II. «San Francesco protegga quanti a lui si rivolgono con spontanea confidenza, – disse il pontefice polacco nel 1984 durante la visita a Paola – poiché lo vedono come un santo vicino, col quale è possibile esprimersi nella lingua materna e dialettale, che infonde coraggio e speranza ». Giovanni Paolo II morì il 2 aprile, stesso giorno di San Francesco da Paola.
Alla chiesa di San Giuseppe a Gandino fa capo la Confraternita di San Giuseppe, una delle quattro ancora presenti in paese. Gli archivi ne confermano l’esistenza dal ’500 poi riattivata nel 1867 e oggi guidata dal priore Danilo Donati. Sino a venerdì le Messe vengono celebrate nella chiesa di San Giuseppe alle 8 e alle 20, con la predicazione di don Maurizio Rota, assistente diocesano delle Confraternite. La Messa di venerdì alle 20 sarà seguita dalla processione con la statua del santo presieduta da padre Francesco Lia, superiore provinciale dei Minimi per l’Italia settentrionale.
Sabato, Messe in basilica alle 8 e alle 18 e alle 21 nella chiesa di San Giuseppe teatro sacro nell’ambito della rassegna «deSidera». Si tratta di «Animalisanti» del Teatro de «Gli Incamminati», con Ferruccio Filipazzi e musiche live di Luca Rassu.
Domenica Messa in basilica con la corale Luigi Canali. La successiva processione vedrà la partecipazione delle Confraternite della Val Gandino e Cene e sarà accompagnata dal corpo musicale di Gandino.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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