Folla e applausi per i canti della Resistenza

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29/04/2008
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Diverse centinaia di persone hanno fatto da cornice alla presentazione, giovedì scorso nella biblioteca di Gandino, del saggio preparato dallo studioso Iko Colombi, ricco di testimonianze relative alla lotta di Liberazione in paese e sui monti circostanze. E hanno lungamente applaudito il coro della Terza Università di Bergamo e della Val Gandino, diretto da Laura Saccomandi, che ha proposto i canti della Resistenza, tra i quali la canzone della Malga Lunga.
Intenso e a tratti commosso l'intervento di Mario Aresi di Fiorano, protagonista negli Anni Quaranta della lotta partigiana («anni duri e terribili», ha detto), sfuggito per poco al rastrellamento del '44 in Val Vertova, dove morì Giuseppe Torri.
Venerdì le celebrazioni ufficiali, con la deposizione di corone d'alloro ai monumenti di Cirano e Barzizza, il corteo alla cappella dei Caduti al cimitero e la solenne Messa in basilica. Il prevosto monsignor Emilio Zanoli nell'omelia ha ricordato che «la libertà non è vuoto egoismo, ma deve tendere al bene proprio e di tutti per essere piena e reale».
Particolarmente partecipato il corteo, presenti i ragazzi delle scuole, una delegazione del Consiglio comunale, il luogotenente Giovanni Mattarello dei Carabinieri e numerosi rappresentanti di associazioni militari e civili, che ha raggiunto piazza Vittorio Veneto per la cerimonia ufficiale. Il sindaco Gustavo Maccari ha ricordato il valore indelebile di questa giornata e il dovere di onorarla soprattutto per i giovani. I ragazzi della quarta elementare hanno infine intonato, accompagnati da due chitarre, «Voglio scrivere una canzone di pace». Un momento toccante, che ha chiuso una bella mattinata.

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